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PESCARA – Piena condivisione, da parte del partenariato istituzionale, dei criteri scelti dalla Regione per l’individuazione delle Zone economiche speciali (Zes), che saranno istituite sul territorio abruzzese. Riattivare i capannoni non più utilizzati ma valorizzare anche gli attuali insediamenti. È quanto emerso nel corso della riunione, a Pescara, convocata dal presidente vicario Giovanni Lolli alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, i rappresentanti dei Comuni, dell’Arap, dell’Autorità portuale, delle prefetture, dell’Agenzia per le Dogane, delle capitanerie di porto e di tutti gli enti coinvolti nella fase di consultazione. Un incontro in cui è stato fatto il punto sulle aree che verranno ricomprese nelle Zes, che coprono una superficie complessiva di 1807 ettari, e ricadranno su 3 direttrici. Fra le aree produttive e logistiche c’è anche quella di Sulmona e Pratola Peligna. Parla di “primo importantissimo risultato” il sindaco di Pratola Antonella Di Nino che nel corso del vertice di questa mattina ha chiesto alla regione “di inserire nella Zes non solo le aree ricadenti nell’Arap ma anche quella di completamento industriale del mio comune, la seconda, di considerare nella ratio della strategia non solo i nuovi insediamenti ma soprattutto gli esistenti, che continuano a costituire una risorsa importante per la Valle Peligna. Ho chiesto inoltre di tenere in considerazione le aree abbandonate dove insistono i capannoni già utilizzati. Dalla Regione spero di trovare risposte adeguate anche su queste nuove proposte”- afferma Di Nino. Che la Zes serva a rimettere in sinergia Sulmona e Pratola lo aveva già spiegato l’assessore comunale Stefano Mariani che lavorerà– ha fatto sapere- nell’ottica della sinergia fra gli enti senza badare ai colori politici.

Andrea D’Aurelio

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