Da settimane sui tetti della città è stata avvistata una coppia di gabbiani. O perlomeno due gabbiani, non si sa se sono gli unici. Un fatto molto insolito visto che questi volatili sono tipicamente abitanti di città marine. Potrebbe sembrare una bella storiella ma, ahimè, attenzione! Perchè troviamo i gabbiani in città? Il gabbiano reale continua a vivere sulle coste, ma c’è un nuovo fenomeno di insediamento in città, vicino e non vicino al mare, come accade a Roma e Firenze, per citare due casi. I gabbiani a Roma, per esempio, sono aiutati dalla presenza del fiume Tevere che rappresenta un’area di grande percorrenza per questi uccelli, che sono presenti anche nei laghi italiani. Nella sola Roma si contano circa 20 mila gabbiani, un numero considerevole, anche se Roma non è molto distante dal mare.
Di solito, i motivi che li spingono a popolare le città è solitamente la presenza di rifiuti che si accumulano, spinti dalla ricerca di cibo. Inoltre, il periodo che va da aprile a luglio è indicato come quello della nidificazione che dura 40 gg. Proprio in questo periodo, i gabbiani che proteggono il loro nido e i loro piccoli, posso rivelarsi più aggressivi.
Il gabbiano è definito una specie opportunista, caratteristica che li porta ad allontanarsi dalle coste e spostarsi verso i centri urbani poiché sanno che l’uomo è ‘una sicura fonte di cibo’ e la città diventa un vero e proprio ‘banchetto’: possono spostarsi volando per per 50 km al giorno. Trovano nei tetti e nei balconi i luoghi ideali dove deporre le loro uova. Come molti altri uccelli, sono portatori di malattie come Salmonella ed Escherichia Coli perché si nutrono di rifiuti. La sporcizia generata dai gabbiani proviene non solo dalle loro piume e dai loro escrementi, ma anche dai resti del cibo che mangiano. Solitamente prendono il cibo e lo trasportano in posti più tranquilli e sicuri dove mangiare come tetti e terrazzi dove le infestazioni causano molti problemi: un’enorme quantità di ossa, carcasse di animali e altri detriti che sporcano enormemente i tetti ed intasano anche le grondaie.
Certo è che questi due gabbiani sono a Sulmona ormai da un mese, personalmente li ho avvistati quasi tutti i giorni sulla cupola di Santa Caterina. Un segno profondamente preoccupante di come clima, microclima, ambiente….tutto sta cambiando. E dopo le volpi, i cervi, i cinghiali, gli orsi, animali sempre più ‘urbani’, anche il cielo di Sulmona si popola di volatili ‘marini’. Occhio!