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SULMONA – Via libera all’ospedale di primo livello e al mantenimento del punto nascita con percorso sperimentale. L’ufficialità è arrivata in giornata con l’approvazione del piano di riorganizzazione da altre del Ministero. Da Roma hanno dato il via libera per la classificazione di primo livello per Sulmona, classificazione di base per il nosocomio di Popoli e la zona disagiata per il presidio ospedaliero sangrino. Per il punto nascita peligno sarà chiesto un percorso sperimentale al comitato percorso nascita. L«L’eventuale chiusura del punto nascita comporterebbe il trasferimento della presa in carico delle gestanti e dei parti in punti nascite alternativi con la conseguenza di 175.210 km in più percorsi annualmente che causerebbero un aumento del numero di infortuni (inclusi quelli mortali) pari a 1,6/anno» è scritto nel piano approvato. Ma la Regione, per scongiurare la bocciatura, «si riserva di esprimersi con un provvedimento definitivo, entro 24 mesi dall’attuazione del documento di programmazione». Un passaggio certamente importante per il nosocomio peligno anche se si attendono gli interventi più volte richiesti per il potenziamento delle piante organiche. La sensazione è che il primo livello sia diventato una battaglia di forma. La sostanza invece mostra un ospedale depauperato, di risorse umane e strumentali

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