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SULMONA – Tutte le strade devono portare a Roma. E’ questo il senso della lettera che i pendolari della tratta Sulmona-Roma, fortemente penalizzata per la riduzione dei collegamenti, hanno scritto al prossimo sindaco della città di Sulmona, perchè inserisca sin da subito l’argomento nella lista delle più urgenti priorità. “Gentile sindaco, – scrivono i pendolari – I lavoratori della tratta Sulmona-Roma chiedono il ripristino delle corse  in vigore prima del Covid dei pullman da e verso la Capitale. Gentile Sindaco, si tratta di un servizio di vitale importanza per tutti quei lavoratori della Valle Peligna che,  con sacrificio ogni notte si svegliano per recarsi in un luogo di lavoro lontano e che tornano ( ad averci i mezzi!) nella propria amata valle perché hanno deciso con coraggio di restare. Purtroppo il tema del lavoro è un tasto dolente, ragion per cui non si può parlare di crescita, sviluppo, lavoro e turismo se non si offre alla popolazione un servizio basilare per supportare tale impulso produttivo. È ridicolo impedire a chi, appunto, non trovando nella propria città lavoro si è costruito a Roma le sue occasioni, con merito ed impegno, il recarsi sul luogo di lavoro”. “Occorre a rigore del vero – continua la lettera – ricordare che Sulmona è vittima di un vero e proprio razzismo territoriale, come più volte da noi pendolari denunciato, perché è l’unica realtà abruzzese a non poter beneficiare dei finanziamenti pubblici sul trasporto interregionale ed a questa vergognosa situazione nessuno ci ha mai dato risposta adeguata. Caro Sindaco, non ci interessa qual è il suo colore politico, in quanto certe tematiche, proclamate nei vari programmi elettorali, dovrebbero costituire il comune denominatore per il bene pubblico che la carica di sindaco impone. Ci attendiamo solo che lei prenda in carico questa realtà lavorativa, dignitosa e silenziosa ma costante e presente che porta ricchezza al nostro territorio. C’è bisogno di fare realmente qualcosa per la nostra città,  è questo il momento di agire e di dimostrare con fatti veri e tangibili, non più solo a parole, di avere a cuore il futuro di Sulmona. Altrimenti il mero  parlare di lavoro, sviluppo e turismo sarebbe soltanto l’ennesima vana promessa che si perde nel nulla”. “Caro sindaco, attendiamo fiduciosi un suo riscontro in quanto crediamo che il suo ruolo sia quello di fare il bene pubblico e tutelare la difesa del lavoro di tutti”. (a.d’.a.)

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