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SULMONA – Da palazzo san francesco hanno incassato circa 53 mila euro, nel corso del 2023, grazie alla tassa di soggiorno che ha permesso di mettere in campo una serie di interventi per migliorare l’offerta turistica e l’erogazione dei servizi essenziali. Il punto è stato fatto nel pomeriggio di ieri, nel corso di un tavolo tecnico tra l’assessore comunale, Elio Accardo e gli operatori del settore. Lo scorso anno sono stati 67 mila i turisti che hanno soggiornato nelle strutture ricettive sulmonesi con un trend in aumento del 24 per cento rispetto al 2022. Maggio e gennaio i mesi più “deboli”, stando alle statistiche. Per questo si stanno definendo una serie di iniziative per livellare le presenze turistiche e concentrarle anche nei momenti dell’anno meno gettonati. “La mia intenzione è quella non solo di programmare in anticipo ma di battere tutti sul tempo. Entro fine mese chiuderemo il cartellone della pasqua, entro marzo definiremo la stagione estiva ed entro agosto quella invernale”- annuncia l’assessore Accardo che traccia una strada tecnica e scientifica, particolarmente attesa dagli albergatori e dai turisti. Basti pensare che l’ultimo capodanno improvvisato era stato annunciato con appena 48 ore di anticipo e il cartellone degli eventi, negli ultimi anni, è sempre pervenuto in zona cesarini. “E’ un taglio diverso che fa ben sperare per il futuro. Se l’approccio è propositivo si lavorerà meglio, con la destagionalizzazione dell’offerta”- commenta Mariadora Santacroce, albergatrice. Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Zaccardi, secondo il quale “la strada tracciata fa ben sperare, si dovranno attendere i risultati nel tempo”. Al vaglio la proposta di aumentare la tassa di soggiorno. Ma su tale punto assessore e operatori torneranno a confrontarsi. I 53 mila euro incassati con il soggiorno a pagamento sono stati spesi il 39 per cento per il miglioramento dei trasporti e per le navette destinate ai turisti, il 59 per cento per le attività di natale, il 5 per cento per le luminarie e il 7 per cento per abbellimenti vari. La tassa di soggiorno varia a seconda della tipologia della struttura: 1,50 euro a persona a notte per le strutture a quattro e cinque stelle (quest’ultima non presente sul territorio comunale), 1 euro per gli alberghi a tre stelle e per tutte le altre strutture ricettive (alberghi fino a due stelle, B&B, affittacamere, ecc.) e 70 centesimi per la sosta in area camper. Non pagano i minori sotto i 14 anni, quanti arrivano in città per scopi lavorativi, o per l’assistenza ai malati. Esclusi anche gli accompagnatori di gruppi turistici, i disabili non autosufficienti e i rispettivi accompagnatori. “Se i servizi migliorano e con essi l’ospitalità, ben venga la tassa di soggiorno. Era passato un messaggio distorto, ovvero che noi operatori eravamo contrari. Non è cosi. La tassa si può applicare ma migliorando l’offerta turistica e l’erogazione dei servizi”- conclude Santacroce.

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