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SULMONA – Ancora tensioni a Palazzo per la tassa di soggiorno la cui applicazione potrebbe essere procrastinata al primo gennaio 2023 dopo un periodo di sperimentazione. L’intesa è arrivata al termine del summit svoltosi questa mattina tra una rappresentanza di albergatori e titolari di B&b, il vice sindaco, Franco Casciani e gli assessori Catia Di Nisio, Attilio D’Andrea e Katia Di Marzio. Gli operatori hanno sollevato il problema tecnico di allineamento con l’intera filiera di registrazione del software. Per cui si procederà molto probabilmente all’adozione di una delibera di Giunta Comunale per sospendere l’applicazione della tassa e procrastinarla al primo gennaio. Un’escamotage procedurale che è da vagliare con la Segreteria Comunale, dal momento che il Consiglio Comunale si è già espresso sull’argomento. “I piccoli bred and breakfast potrebbero non essere strutturati per entrare a regime dal primo novembre”- fanno notare gli addetti ai lavori oltre a rimarcare la carenza di servizi essenziali nei giorni festivi. Niente bus e taxi la domenica e i rossi sul calendario nella città turistica. “Questa città non è abituata a dialogare. Noi stiamo cambiando sistema. Per cui valutiamo con la Segreteria l’adozione di una delibera di sospensione per permettere agli operatori di effettuare un periodo di prova”- spiega il vice sindaco Casciani. Una tassa che si applica ovunque direbbe l’uomo di strada ma mancano i servizi essenziali a differenza di altre località, almeno nei festivi.

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