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RIVISONDOLI – Si allarga l’inchiesta sulla presunta testata estorsione a Rivisondoli. La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo, collegato al filone principale, e ha iscritto sul registro degli indagati una dipendente comunale dell’ente che opera nel settore di ragioneria. L’ipotesi di reato è quella di favoreggiamento. Sostanzialmente nel corso delle indagini preliminari, sentita come persona informata dei fatti, l’indagata avrebbe omesso o “dimenticato” di riferire agli inquirenti una conversazione che aveva avuto sulla messaggistica di whatsapp con il vice sindaco. Circostanza che è emersa in fase di interrogatorio di garanzia di quest’ultimo che aveva prodotto gli screenshot della chat davanti al Gip. Nel testo del messaggio si chiedeva alla dipendente a quanto ammontavano le somme da recuperare per il giudizio sulla demolizione di una scala, elemento fondante del procedimento principale. Secondo l’accusa la condotta della donna, difesa dall’avvocato, Pietro Savastano, configurerebbe un favoreggiamento ai fini dell’elusione delle indagini. Intanto il prossimo 14 settembre i tre imputati (sindaco, vice e legale dell’ente) si presenteranno davanti al giudice per le udienze preliminari dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura. Nella fase cautelare gli indizi di colpevolezza non sono risultati solidi tant’è che il Tribunale del Riesame aveva revocato l’obbligo di firma e le misure interdittive inflitte dal Gip del Tribunale di Sulmona come pure la Corte di Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso della Procura per sindaco e moglie mentre lo aveva rigettato per il vice sindaco. I tre sono accusati di aver chiesto la somma di circa 20 mila euro a quattro soggetti partenopei, uno dei quali condannato nei tre gradi di giudizio penali per aver costruito la scala di accesso alla propria abitazione direttamente sulla pubblica strada comunale, senza alcun titolo di proprietà. A supporto dell’accusa ci sarebbe una registrazione. Gli imputati, sin da subito, avevano spiegato di aver agito esclusivamente per l’interesse dell’ente, fornendo ampia documentazione al riguardo, ribadendo pure che l’incontro finalizzato alla transazione è stato svolto nell’Aula Consiliare del Comune e in presenza di altri amministratori.

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