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SULMONA – “Se alla scadenza del termine stabilito la parte civica dovesse constatare l’inerzia di Anas, ovvero dovesse riavvisare nell’emanando atto di riesame contenuti elusivi e violativi del decreto stesso, l’amministrazione ricorrente potrà rappresentare e adeguatamente motivare tali evenienze nella sede cautelare monocratica. In tal caso lo scrivente ( il Tar,ndr) valuterà l’eventuale nomina in qualità di commissario ad acta del Prefetto di Pescara ovvero di un suo delegato, che provvederà ad assumere le determinazioni più opportune in sostituzione di Anas”. A metterlo nero su bianco è il Tribunale Amministrativo dell’Abruzzo che interviene con un nuovo decreto sulla chiusura della statale Tiburtina Popoli-Sulmona. I giudici amministrativi avevano già sospeso l’ordinanza dell’Anas nei giorni scorsi, concedendo un termine di dieci giorni alla società per rimuovere segnali e divieti. Il Comune di Popoli che ha presentato ricorso, visto il perdurare delle condizioni di chiusura, ha chiesto nuove misure cautelari. Da qui la decisione del Tar che ha confermato i contenuti del precedente decreto presidenziale, nonché la sospensione degli atti impugnati, e ha fissato l’udienza di merito per il prossimo 9 settembre. Negli ultimi summit in Prefettura l’Anas aveva garantito di accelerare i lavori, di portare a compimento nel giro di 10-15 giorni tutto ciò che era previsto in un mese. L’ente comunale si è quindi rivolto di nuovo al Tar e spinge per la nomina del commissario. “Vista l’inerzia di Anas noi andiamo avanti. È una questione di principio. Attendo ora comunicazione del legale per le iniziative da intraprendere”- afferma il sindaco, Concezio Galli. I disagi d’altronde vanno avanti per gli automobilisti. Basti pensare che, con il cronometro alla mano, per spostarsi da Sulmona a Popoli si impiegano circa 40 minuti. Un’odissea bella e buona.
Andrea D’Aurelio

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