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SULMONA – Si era fatto un bel viaggio da Milano a Sulmona per incontrare la sua ex, secondo l’accusa, per  vessarla e minacciarla. Ma per un 30 enne di Milano è arrivata ieri l’assoluzione del giudice monocratico, Francesca Pinacchio. Tutto era partito lo scorso 21 agosto quando la ragazza si è presentata presso gli Uffici del Commissariato per denunciare le continue vessazioni e minacce, anche di morte, messe in atto dal giovane milanese all’indomani della decisione, da parte della stessa, di interrompere la loro relazione sentimentale. L’uomo, in più occasioni, si era presentato all’improvviso, presso l’abitazione della vittima e sul posto di lavoro, per insultarla e minacciarla pesantemente, tanto da generare nella ragazza un costante stato d’ansia. Nel mese di luglio, tra l’altro, l’aveva anche costretta con violenza a permanere nella stanza di una struttura recettiva, impedendole di uscire sino al mattino seguente. Un quadro probatorio che è completamente caduto nel corso del processo, fermo restando la remissione della querela da parte della donna. Il 30 enne è stato quindi assolto ma a suo carico un nuovo procedimento potrebbe aprirsi poichè, per partecipare al processo che lo vedeva imputato, è tornato in città violando il provvedimento dell’autorità giudiziaria, tanto da essere sorpreso dai Carabinieri all’atto del controllo del green pass. Al riguardo il suo legale ha già annunciato battaglia. (a.d’.a.)

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