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SULMONA – Aveva realizzato una piantagione di marijuana ed era rimasto coinvolto nelle intercettazioni dei militari. Per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 33 enne di Pratola Peligna, M.P, ha patteggiato la pena di un anno di reclusione davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli. E’ il primo provvedimento adottato nell’ambito dell’inchiesta “La Fenice”, sul presunto traffico di droga, intercettato all’epoca dei fatti dai Carabinieri. Il giovane, assistito dall’avvocato Alessandro Margiotta, ha patteggiato la pena di un anno di carcere,  che  in verità risulta sospesa poiché l’imputato è incensurato. Per altri quattro imputati è stata già accordata la messa alla prova mentre per gli altri 13 il giudice dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio o emettere la sentenza di non luogo a procedere, quindi di proscioglimento. Si tornerà in udienza preliminare il 28 ottobre dopo i termini a difesa concessi questa mattina. L’operazione “La Fenice” risale al 2017. Agli imputati vengono contestati a vario titolo i reati di traffico illecito di ingenti quantità di sostanze stupefacenti in concorso e tentata estorsione per due di loro, commessi principalmente in Valle Peligna, particolarmente a Sulmona, Raiano e Pratola.  Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati un chilo e 200 grammi di marijuana, 74 mila euro in contanti, un disturbatore di frequenze e un “pugno di ferro” utilizzato probabilmente per le tentate estorsioni. (a.d’.a)

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