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SULMONA – Sono stati dimessi  due pazienti dal reparto di rianimazione dell’ospedale di Sulmona. La buona notizia è arrivata dalla nostra pagina facebook e dal sindaco Annamaria Casini nel corso suo bollettino giornaliero sulla nostra emittente. Al giovane di 23 anni pescarese che l’altro giorno è stato estubato e trasferito all’ospedale del capoluogo adriatico, ieri si è aggiunto anche un altro paziente proveniente dalla costa che è stato trasferito al San Salvatore dell’Aquila. Restano ricoverate quattro persone in terapia intensiva tra cui il 53 enne di Castel Di Sangro si trova nell’unica stanza a pressione negativa del reparto di rianimazione. La Asl, contrariamente a quanto annunciato nell’ultimo comitato ristretto dei sindaci, non ha disposto tutti i trasferimenti dei pazienti. E’ proprio di queste ore la notizia del sindacato Nursind che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona ricordando che l’ospedale peligno non è nelle condizioni di accogliere pazienti con coronavirus, non essendo predisposte tutte le precauzioni a tutela del personale sanitario e dei pazienti. Le criticità della gestione dei pazienti Covid sono ormai arcinote: il personale del triage è lo stesso personale del pronto soccorso, le barelle hanno difficoltà ad entrare nel pre triage, la sanificazione delle ambulanze dopo il trasporto di un covid avviene nel piazzale del vecchio pronto soccorso mentre gli utenti entrano in ospedale. I nefropatici, le donne in gravidanza, le persone che devono fare la donazione, le persone che devono fare le analisi inevitabilmente devono fare lo stesso percorso che fanno i pazienti Covid. Ieri, recependo la proposta del Tdm, sono stati riprogrammati gli accessi al nuovo ospedale mentre il comitato regionale che sta gestendo l’emergenza Coronavirus ha incontrato il primario di rianimazione, Vincenzo Pace. Non sarebbero emerse sostanziali novità. La rianimazione è strutturata e attrezzata si è detto. E in effetti, in questi giorni di fuoco, sta facendo i “miracoli”.

Andrea D’Aurelio

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