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FERMO – La Procura della Repubblica di Ascoli Piceno ha aperto un’inchiesta sulla morte di Mirko Bottoni, 48 enne di Sulmona, trovato cadavere nel pomeriggio dello scorso sabato sulle montagne del fermano. Il magistrato titolare dell’inchiesta nelle prossime ore deciderà se conferire l’incarico all’anatomopatologo per lo svolgimento dell’esame autoptico o restituire la salma alla famiglia. La tragedia, stando alla prima ispezione cadaverica, sarebbe da ricondurre ad un improvviso malore. Ma la Procura, viste le circostanze della morte, ha comunque deciso di procedere con gli accertamenti del caso. Da una prima ricostruzione si è appreso che Bottoni stava percorrendo un sentiero tra Castel Manardo e Grascette sul Monte Amandola, quando si sarebbe sentito male. A dare l’allarme sono stati altri escursionisti che si sono imbattuti nel corpo dell’uomo a terra, ma all’arrivo dei soccorsi il 50enne era già morto. A recuperare il cadavere è stato il Soccorso Alpino. Il sentiero sarebbe stato ispezionato nei giorni precedenti tramite appositi sopralluoghi per la verifica e la conoscenza del percorso. Mirko si era trasferito nel fermano da un paio di mesi dopo aver vinto un concorso come tecnico in un comune non molto distante dal luogo dove si è verificato il tragico episodio. La notizia si è subito diffusa in città, dove vivono genitori e parenti del 48 enne, lacerando i cuori. Un vero e proprio fulmine al ciel sereno. “Era di una riservatezza unica. Un esempio di allegria e sincerità. Per questo siamo tutti sconvolti e increduli. Senza parole”- commentano gli amici sulmonesi, quelli dell’infanzia e quelli di lungo corso. Una notizia devastante che ha fatto staccare a tutti un pezzo di cuore. Ed è proprio nella sua Sulmona che saranno probabilmente celebrati i funerali non appena la Procura rilascerà il nulla osta ai familiari

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