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SULMONA – Era stato accompagnato in ospedale perchè necessitava di cure e diagnosi ma i sanitari lo hanno rinvenuto cadavere nella stanza del pronto soccorso. Sulla morte di Domenico Liberatore, 56 enne di Pratola Peligna, la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta per fare piena luce sul caso tant’è che il Procuratore Capo, Giuseppe Bellelli, ha disposto l’esame autoptico che sarà effettuato nella giornata di domani dall’anatomopatologo, Ildo Polidoro. Stando a una prima ricostruzione dei fatti si è appreso che l’uomo è stato portato in ospedale dai familiari nella giornata di domenica dopo aver avvertito uno stato di malessere e qualche problema legato alle sue condizioni di salute. Preso in carico dai medici dell’Annunziata si è deciso per il ricovero in pronto soccorso, per tenere sotto controllo alcuni valori. Tutto stava filando liscio fino a quando, poco prima della mezzanotte tra lunedì e martedì, arriva la telefonata ai familiari dal nosocomio. Il corpo del 56 enne sarebbe stato rinvenuto nel bagno della stanza adibita al ricovero. Secondo i sanitari la morte sarebbe dovuta a un arresto cardiaco ma gli inquirenti non avanzano alcuna ipotesi investigativa perchè fondamentalmente l’esame autoptico è un atto dovuto anche se tutte le piste restano aperte. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Commissariato Ps di Sulmona, diretto dal Vice Questore aggiunto, Antonio Scialdone, per gli accertamenti e i rilievi di rito. “Ho chiamato mio fratello alle 20,20 di lunedì e non mi ha risposto fino a quando prima della mezzanotte mi arriva la telefonata dall’ospedale dove era stato accompagnato per aver bisogno di cure. E’ necessario a questo punto fare luce sul caso”- racconta uno dei congiunti. L’autopsia servirà proprio a chiarire le cause della morte mentre l’indagine ad accertare o escludere terze responsabilità o eventuali imperizie. La salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Andrea D’Aurelio

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