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SULMONA – Scatta la bonifica del De Nino Morandi di Sulmona. Dopo le proteste del comitato di quartiere è stata avviata l’operazione questa mattina ma tutto resta ancora fermo sul fronte dei lavori e del dissequestro. Da qui il sollecito della consigliera comunale, Elisabetta Bianchi. “Una rondine non fa primavera. Dopo le numerose sollecitazioni pervenute anche dai residenti e le prescrizioni della ASL, la Provincia finalmente inizia questa mattina i lavori di bonifica e pulizia occasionale e straordinaria del sito esterno all’edificio scolastico De Nino – Morandi in stato di totale abbandono dal 17 Ottobre 2014, giorno del sequestro di uno degli edifici e della chiusura precauzionale dell’altro da parte della Provincia di L’Aquila. Il complesso edilizio scolastico è tutt’ora in attesa di essere recuperato dal danno da sisma del 2009, dopo una difforme esecuzione dei lavori che ha creato uno stallo inaccettabile per la messa in ripristino”- tuona la consigliera. Per la Bianchi “è gravissimo il ritardo accumulato nella fase progettuale affidata dal proprietario Provincia di L’Aquila al Provveditorato alle Opere Pubbliche e da questi poi, ad una società di progettazione. Ad oggi, nonostante le richieste effettuate e le due riunioni della Commissione provinciale edilizia scolastica, si sconosce lo stato della procedura su un edificio di importanza strategica per la nostra comunità, per il Comune di Sulmona e l’intero comprensorio. Ritengo quindi sia inevitabile sensibilizzare la Prefettura di L’Aquila e valutare la rimessione degli atti alla Procura della Repubblica perché vengano accertate le responsabilità di un inaccettabile ritardo nell’arco di ben tre consiliature provinciali. Oggi come ieri ciò che ci preme è arrestare il degrado ed iniziare al più presto la ricostruzione di uno spazio scolastico che più di qualcuno evidentemente ha interesse che venga dimenticato nonostante i finanziamenti pubblici esistenti”- conclude Bianchi. (a.d’.a.)

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