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SULMONA – Arresto convalidato e obbligo di dimora per i due ventenni del napoletano, fermati l’altro giorno sul piano delle Cinque Miglia, a Rivisondoli, dopo una rocambolesca fuga. I due, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell’udienza di convalida, tornano di fatto in libertà nel giro di 48 ore. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giulia Sani, ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza di reato dalla Polizia Stradale di Castel Di Sangro e ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora che vieta ai giovani di allontanarsi dalla provincia di Napoli. Una misura meno afflittiva dei domiciliari. I ventenni erano stati arrestati a seguito di una segnalazione sul centralino di emergenza per la cosiddetta truffa del pacco. La tecnica è ormai consolidata, quella del pacco per un improbabile acquisto fatto chissà quando dal nipote. Destinataria della consegna, in cambio di ben 4500 euro, una 88 enne di Chieti, finita non si sa come nel mirino dei due napoletani, di cui uno con precedenti di polizia specifici. I due, sotto casa della vittima, erano già al telefono con l’anziana, che, gentile, li stava ascoltando. E’ stata la figlia della signora, rincasando, ad accorgersi del tentativo di truffa e ad allertare la Polizia. All’arrivo della volante della Mobile teatina, uno dei due giovani, alla guida di un’automobile, ha innestato la retromarcia per allontanarsi in tutta fretta, ma uno degli sportelli aperti ha colpito la capo pattuglia, caduta a terra e finita in ospedale con ferite guaribili in sette giorni. I fuggitivi sono sulle prime riusciti a dileguarsi, ma, grazie al numero di targa e a un localizzatore gps, sono stati individuati e bloccati dalla polizia stradale di castel di sangro quando erano ormai arrivati alle porte di Rivisondoli. Entrambi dovranno rispondere di tentata truffa aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.  Arrestati ma liberi nel giro di due giorni

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