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PRATOLA PELIGNA – L’incidenza di cancro al seno in Italia supera i quarantamila casi l’anno ed è in aumento nelle donne tra i 25 e 45 anni, ne consegue che eseguire uno screening a 45-50 anni è inutile. E’ quanto è venuto fuori nella lunga e partecipata conferenza tenuta ieri nella frazione di Bagnaturo dal medico Roberto Petrella. Davanti a un folto pubblico, con tanto di slide alla mano, Petrella ha presentato la mammografia 3D o tomosintesi, quella recente tecnologia di indagine dei tumori al seno che permette di ottenere immagini dettagliate delle strutture interne della mammella. Una qualità distintiva del Centro Diagnostico che il medico ha aperto nei mesi scorsi a Mosciano S. Angelo. “Bisogna necessariamente cambiare metodo”- ha ripetuto più volte Petrella- “il seno lo deve controllare il ginecologo, conoscere l’anamnesi e i fattori che predispongono al tumore”. Associato a immagini di altissima qualità, in grado di diagnosticare lesioni sospette di piccole dimensioni, il centro di Mosciano S. Angelo dispone di un software clinico innovativo, utile per identificare le microcalcificazioni, potenti marcatori di tumori maligni, importantissimo nella diagnosi precoce. A completamento di questa diagnostica, le pazienti vengono sottoposte anche a elastografia, che permette la valutazione di benignità o malignità del nodulo studiato. “Sono strumenti che abbiamo noi in tutta la Regione Abruzzo per questo ci collochiamo anche come alternativa alla sanità pubblica”- ha ribadito Petrella- “noi scopriamo le lesioni maligne prima che il tumore arrivi alla fase devastante e con questa tecnica è difficile sbagliare”.

Andrea D’Aurelio

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