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SULMONA – Una battaglia rilanciata dal basso, senza campanilismi, per salvare il Tribunale di Sulmona onde evitare una recrudescenza della criminalità sul territorio. È questo il senso della manifestazione simbolica, a difesa del Palazzo di Giustizia, che ha radunato questa mattina sindaci, avvocati, magistrati, consiglieri regionali e solo la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. Una lotta che riparte dalla città proprio nel giorno del parere negativo per gli emendamenti presentati alla Camera da parte del governo. “C’è rabbia”- sbotta il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Luca Tirabassi- “ma noi non ci arrendiamo perché abbiamo il diritto di avere una giustizia dentro casa”.  Una vera e propria arringa quella di Tirabassi al pari di Angelo Caruso, Presidente della provincia dell’Aquila, che ha rievocato i tanti impegni per la revisione della riforma senza alcun riscontro concreto. Assenti i deputati abruzzesi, interessati agli emendamenti in questione. L’obiettivo è quello di prorogare i termini della chiusura al 2024, per guadagnare tempo nel riformulare una riforma da tutti definita sbagliata. “Abbiamo creato un coordinamento per dare sostanza e unità alla battaglia”- ricorda il sindaco, Annamaria Casini. Mentre in tanti, uomo di strada compreso, chiedono stabilità per la circoscrizione giudiziaria. Andrea D’Aurelio

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