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SULMONA – Dopo due giornate di tregua si registra un nuovo contagio in Valle Peligna in relazione al micro focolaio che ha riacceso paura e preoccupazione. Si tratta di un minore, familiare della donna 40 enne e del 19 enne contagiato in paese, dopo aver partecipato alla festa del 22 luglio. Per entrambi si è reso necessario oggi il ricorso alle cure mediche dell’ospedale, dopo aver accusato di nuovo febbre. La Tac fortunatamente è risultata negativa tant’è che al termine degli accertamenti madre e figlio torneranno a casa. Anche il sanitario, parente dei positivi residenti a Pratola, è risultato negativo al secondo tampone. Non è mai stato contagiato contrariamente alle voci infondante circolate in questi giorni. Il nuovo fronte resta per il momento contenuto. Oggi sono infatti arrivati gli esiti negativi di una parte della prima tornata di tamponi. Nell’elenco ci sono anche i dieci dipendenti della struttura dove lavora l’imprenditore sulmonese contagiato, il cui svolgimento del tampone per tutti i lavoratori era stato chiesto dai diretti interessati a titolo cautelativo e precauzionale, dopo la sanificazione degli ambienti ripetuta questa mattina. Tuttavia, riguardo il nuovo focolaio, è ancora presto per tirare un respiro di sollievo perchè si attende l’esito di almeno una trentina di tamponi svolti sui soggetti collegati alla famosa festa di compleanno come pure proprio ieri è stata chiesta una tamponatura più capillare sui familiari dei 15 bambini presenti alla festa. Si lotta con la carenza di personale che arriva ai massimi storici nel periodo di ferragosto e che sta investendo i medici dell’unità speciale di continuità assistenziale (Usca) che stanno facendo i salti mortali in questi giorni. Il numero dei nuovi positivi sale a nove: sei a Sulmona ( due in ospedale e quattro in isolamento domiciliare) e tre a Pratola Peligna ( tutti in isolamento domiciliare). Falso allarme, nella giornata di ieri, per una 70 enne di Sulmona che aveva richiesto le cure mediche dopo aver accusato la febbre. Portata al pre-triage del locale nosocomio è stata sottoposta alla Tac che ha evidenziato una polmonite ma l’esito negativo del tampone ha fatto rientrare l’allarme tant’è che la donna è stata ricoverata nel reparto di medicina. Mai come in questo momento si chiede l’istituzione di una zona grigia in ospedale, fuori dai reparti di corsia, per gestire al meglio gli accessi e i casi sospetti.

Andrea D’Aurelio

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