Daniele Leone, coordinatore Regionale Cgil Fp sanità privata ma anche Infermiere Professionale, ci ha inviato una lettera che pubblichiamo.
Questa sera, 31 dicembre 2020 gli “Eroiâ€, alcuni dei quali precari, altri con contratto delle agenzie che non hanno ricevuto un euro di Bonus dalla Regione Abruzzo e che hanno il contratto ARIS-AIOP scaduto da oltre 8 anni, saranno nelle corsie dei reparti ad assistere i malati, indossando la mascherina, i guanti, lunghi camici in TNT, copri capo, occhiali. Vestiti come soldati combattono nella trincea delle strutture sanitarie, contro questo maledetto nemico invisibile “il COVID19â€. Stiamo tutti combattendo una battaglia dal mese di febbraio e in questo ultimo giorno del 2020, un pensiero non può che andare ai tanti medici, infermieri, operatori sanitari che non ce l’hanno fatta e alle loro famiglie. Un pensiero speciale ai tanti colleghi infermieri e operatori socio sanitari, ai capo sala, ai medici che sono impegnati a far fronte al Cluster che si è sviluppato nella Residenza per anziani a Vasto Marina e sono dunque impegnati a prendersi cura con amore e grande professionalità dei tanti ospiti della struttura. Un affettuoso abbraccio va anche a tutti gli operatori sanitari delle strutture ospedaliere pubbliche, private convenzionate, alle strutture socio sanitarie, RSA, RA, che in queste ore sono in corsia al fianco dei malati, a loro auguriamo un Buon Anno. A molti di noi la turnazione ha permesso di non essere in servizio nel turno di notte ma lo saremo domani mattina quando andremo a dare il cambio ai colleghi. Ma per tutti noi questo 31 Dicembre sarà una giornata come un’altra: non respiriamo aria di festa, siamo stanchi e provati. Pochi minuti fa ho sentito una collega risultata positiva al Covid, e dunque in isolamento, la quale mi ha detto che ormai nemmeno la tachipirina 1000 e il cortisone le fanno effetto, che il letto è diventato il posto più brutto del mondo e che la notte le pare sempre più lunga. La mattina, quando si sveglia, a fatica riesce a svitare la caffettiera e prepararsi un caffe, tanta è la stanchezza, poi ha aggiunto che quel caffè le sa di sale e che l’acqua che beve non la disseta. Nonostante il suo stato di salute, piangendo mi ha confidato che non vede l’ora di tornare presto in reparto a dare una mano ai colleghi e assistere gli ospiti. A tutti gli infermieri, oss, medici, ostetriche, fisioterapisti, tecnici di radiologia, di laboratorio, equipaggio 118, addette alle pulizie, alle mense a tutti gli operatori sanitari che saranno in servizio questa notte del 31 dicembre, auguriamo un Buon Anno. Un augurio speciale anche ai malati e ai loro familiari e soprattutto ci auguriamo che questo maledetto 2020 diventi un lontanissimo ricordo.
Alla lettera di Daniele voglio aggiungere i miei auguri. Anche io stanotte la trascorrerò con i miei pazienti costretti da questa maledetta pandemia a restare in comunità e lontani dalle loro famiglie. E’ stato un anno terribile, consapevole però che non è finita. I dati non sono ottimistici e l’euforia della campagna vaccinazione non deve farci abbassare la guardia. Ci vorrà ancora tanto tempo. Quel che è importante è ridurre i ricoveri e soprattutto i decessi. Ce ne sono stati tanti, troppi. E le vittime hanno percorso le stesse strade, gli stessi corridoi, le stesse corsie: sanitari e pazienti. Uniti nella sofferenza, nella morte, nella speranza e nella rinascita. Certo, il Covid non ha risparmiato nessuno, non conosce razza, età , generi, stato sociale, ricchezza o povertà .
Ma il mio appello va a tutti coloro che non aderiscono alla campagna vaccinazione. Il vaccino fa paura, è un estraneo di cui non sappiamo nulla o poco a cui permettiamo di entrare nel nostro organismo. Ma proprio per questo dobbiamo dimostrare coraggio e responsabilità . Lo dobbiamo a tutti quelli che sono deceduti, agli anziani, ai medici e ai nostri colleghi. Non c’è alternativa.
Si è ‘Eroi’ non per caso. Auguri a tutti voi, a tutti noi.