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SULMONA – Conseguimento della agibilità funzionale di almeno una porzione della struttura, ovvero i due terzi, al fine di poter consentire l‘uso dell’immobile e la sua destinazione a sede scolastica. Con questo specifico obiettivo è stata approvata ieri, con apposita determina dirigenziale, la variante al progetto dei lavori di adeguamento sismico della scuola primaria Luciana Masciangioli. Un passaggio burocratico indispensabile per indicare una data di riconsegna del cantiere dopo lunghi anni di attese e intoppi che hanno esasperato la popolazione scolastica e non solo. I lavori sono partiti a metà ottobre 2019 e a settembre dello scorso anno, soprattutto per il blocco legato alla pandemia, non si è riusciti a portarli a compimento. Il vero ostacolo però è legato alle somme ammesse a contributo, ovvero 3 milioni e 800 mila euro, che non consentono di raggiungere l’agibilità completa dell’edificio. Da qui la necessità di una variante ai lavori per consentire quantomeno una riapertura parziale. Si spera a settembre. Con la variante approvata viene effettuato uno stralcio funzionale al progetto, volto a rendere agibile il blocco dell’ala destra della scuola (incluso vano scala-ascensore) e l’ala centrale, inclusi tutti i lavori strutturali già approvati ed autorizzati volti all’adeguamento sismico sia della scuola che della palestra. E’ stato però necessario richiedere un finanziamento aggiuntivo al Ministero. Si tratta di 150 mila euro, “strappati” dall’assessore comunale Salvatore Zavarella, a fronti di 1 milione e 500 mila richiesti. “E’ un contributo che ci permette di rendere agibili i due terzi dell’edificio in modo tale da accelerare per cercare di riaprire a settembre”- commenta Zavarella ricordando la recente consegna dei lavori alla Serafini e l’aggiudicazione dell’appalto del Liceo Classico.
Andrea D’Aurelio

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