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SULMONA. Era finito sotto processo per il reato di uccisione animali, per aver avvelenato il cane pitbull, lasciato agonizzante e senza cibo. Ma nessuna prova è emersa davanti al giudice del tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha assolto L.L., 54enne residente a Corfinio. La vicenda, avvenuta nel piccolo centro peligno, risale al 23 dicembre 2019. Secondo l’imputazione della procura, l’uomo, difeso dall’avvocato, Mario Tedeschi, aveva sottoposto a sevizie un cane pitbull maschio di tre anni in suo possesso, lasciandolo legato agonizzante ad un palo di ferro, ferito in stato di stepsi e di abbandono, senza acqua e cibo, con una ciotola di prodotti velonosi che causarono la morte dell’esemplare. Fertilizzanti che, in realtà, non sono stati rinvenuti nè sul luogo dove avvenne il fatto nè sulla carcassa del pitbull, che era stata sottoposta ad autopsia, dopo la denuncia presentata da una guardia zoofila. Il decesso è avvenuto per cause naturali. Nello specifico per leishmaniosi, malattia infettiva e contagiosa. Da qui l’assoluzione

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