SULMONA – Minaccia il suicidio in strada e dà in escandescenza dopo l’allontanamento dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove era stato preso in carico in evidente stato di alterazione. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sulla vicenda che vede protagonista un giovane romeno residente a Pratola Peligna che lo scorso 26 luglio era stato fermato da Polizia e Carabinieri in viale Mazzini e ricondotto nella struttura ospedaliera per i trattamenti sanitari e le cure del caso. L’indagine, affidata ai Carabinieri, è scattata a seguito della denuncia-querela depositata dall’avvocato, Mario Tedeschi, su indirizzo dei familiari dell’uomo, i quali sostengono che il proprio congiunto sia stato allontanato dal presidio ospedaliero dai sanitari operanti. “Hanno provato a calmarlo ma lui, che aveva assunto farmaci, era in stato di alterazione. Eravamo preoccupati e lo abbiamo portato in ospedale proprio perchè la situazione era ingestibile. Nel momento in cui aveva deciso di abbandonare la struttura, il medico ha dato ordine ai sanitari di lasciarlo andare via, usando perfino epiteti e ha strattonato anche una nostra parente, invitandola a lasciare il luogo”- raccontano i querelanti. Tutt’altra versione è arrivata dall’ospedale. Secondo i medici l’uomo non era stato cacciato da nessuno ma si era allontanato volontariamente. In evidente stato di alterazione, spiegano i sanitari, aveva dato in escandescenza anche all’interno del pronto soccorso, creando non poca tensione tra operatori e pazienti. Saranno le indagini a chiarire le singole circostanze e ad accertare eventuali responsabilità. Il giovane, dopo aver lasciato l’ospedale, era arrivato fino in viale Mazzini, creando scompiglio tra i passanti e minacciando perfino il suicidio per via di una crisi probabilmente di natura sentimentale. Sulla vicenda le indagini sono in corso.