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SULMONA – L’inchiesta giudiziaria ci aveva messo del suo come pure il parere mancante della Soprintendenza e la protesta dei cittadini. A nove anni dall’affidamento dell’opera su via Gorizia, o meglio su via stazione Introdacqua, il Comune si è visto costretto a rimodulare il progetto, dopo lunghi ritardi e anni persi nei meandri della burocrazia lumaca senza trovare una via d’uscita. La “sorpresa” dell’ultimo minuto è arrivata in tarda mattinata quando la Regione Abruzzo ha accordato un nuovo finanziamento di 800 mila euro al Comune di Sulmona che si va a sommare ai 200 mila euro presi in precedenza. Un progetto che rischiava di naufragare su quel ponte dimenticato dalle istituzioni e non solo. Alla fine l’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella, è riuscito a strappare l’ulteriore finanziamento regionale per proseguire i lavori che sono stati interrotti nel 2012, ai tempi dell’amministrazione Federico che partorì il progetto, rivisto all’inizio nel 2016 dall’ex sindaco Peppino Ranalli fino alla modifica approntata dall’allora Commissario Prefettizio, Giuseppe Guetta. Si arriva al 2017 con il parere rilasciato dalla Soprintendenza. Da allora il progetto è rimasto nei cassetti di Palazzo fino a quando i continui ritardi hanno portato l’attuale assessore Zavarella a riprendere in mano il caso, chiedendo e ottenendo nuovi fondi dalla Regione, con un’accelerata finale che ha portato l’apposito Dipartimento dell’Emiciclo a deliberare questa mattina. “Si tratta di un progetto importante che ho rispolverato e ho cercato di sbloccarlo. Ringrazio la Regione che ha sposato la nostra causa. Ora i lavori potranno ripartire visto che c’è già una ditta selezionato per l’intervento”- sottolinea Zavarella. Il progetto prevede il consolidamento del ponte, la realizzazione di un belvedere e parco verde nei pressi di Villa Orsini, l’installazione di un ponte metallico sul piccolo ponte di via Stazione Introdacqua, la realizzazione di una rotonda nell’incrocio con via Cavate. E ancora marciapiedi e illuminazione pubblica. Si spera presto di passare all’atto pratico per chiudere l’annosa vicenda di via Gorizia.

Andrea D’Aurelio

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