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ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Tavoli in piazza per allargare la metratura del suolo pubblico ai bar. L’indirizzo politico preso dall’amministrazione comunale di Anversa degli Abruzzi, nel suo piccolo, rende l’idea sul modello di turismo che l’Abruzzo si prepara a vivere nei prossimi mesi. Sarà un’estate sui generis, senza grandi programmi e con le uscite fuori porta ridotte al minimo. Che cosa resta da fare? Riscoprire le bellezze nostrane. Per esempio. I piccoli borghi diventano quindi gli osservati speciali, mete privilegiate per il turismo di prossimità, oasi di pace da valorizzare per una passeggiata all’aria aperta, un’escursione, un’uscita con gli amici. Anversa è sicuramente uno dei luoghi da tenere in considerazione. Per questo il primo cittadino, Gianni Di Cesare, ha dato un indirizzo ben preciso per valorizzare i tre locali che si trovano nella centrale piazza: via le auto e tavoli all’aperto. Nel periodo che va dal 15 luglio al 15 settembre la gestione del traffico in piazza va decisamente riorganizzato. “E’ una piazza piccolina e gli spazi andranno utilizzati tutti. Le macchine resteranno fuori e occuperemo la piazza con i tavoli”- ha detto Di Cesare nella prima tappa nel nostro viaggio tra i comuni Covid free. Discorso diverso per i due ristoranti e gli agriturismo che hanno più spazi a disposizione. Ma a giocare un ruolo importante, per la riuscita della stagione, dovranno essere anche i cittadini con il loro atteggiamento attento e responsabile. I primi problemi si sono registrati l’altro giorno nelle Sorgenti del Cavuto che si trovano all’interno della Riserva Regionale delle Gole del Sagittario. “Alcuni gruppi che sono andati a visitare il percorso diciotto che porta a Castrovalva non avevano le distanze e hanno attraversato il sentiero senza mascherina disattendendo le norme”- fa sapere il sindaco che annuncia l’introduzione di un servizio d’ordine per far rispettare sia il distanziamento sociale che l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Sul rilancio dei piccoli borghi servono però anche interventi dall’alto se davvero si vuole fare rete verso un turismo da reinventare, che permette di valorizzare tutte le risorse e attirare la gente, con tutte le raccomandazioni richieste. “Serve una defiscalizzazione ma servono anche migliori servizi e trasporti” – conclude Di Cesare consapevole che su questo punto il Centro Abruzzo si gioca il prossimo futuro.

Andrea D’Aurelio

Foto Majellando

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