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SULMONA – Era diventata una foresta di quartiere, senza più anima né dignità. Ieri i tecnici della Provincia dell’Aquila, su indirizzo della consigliera provinciale, Antonella La Gatta, hanno bonificato il cortile della sede storica del De Nino-Morandi, il plesso scolastico sulmonese chiuso da otto anni per l’inchiesta sui presunti lavori sbagliati post sisma. Le porte del cancello che ha segnato lo spartiacque di intere generazioni si sono riparte di nuovo, anche se solo per addetti ai lavori, per rimuovere la folta vegetazione nonché la discarica a cielo aperto che si era venuta a creare. Una pessima immagine che aveva fatto scattare la protesta del quartiere, raccolta dalla consigliera La Gatta. D’altronde il rischio di un problema igienico sanitario per l’intera area era abbastanza alto. Bonificato il cortile non resta che affidare i lavori dopo otto anni di tira e molla. In settimana il ritiro della convenzione con il Provveditorato sembra un passaggio pressocchè obbligato per accelerare i tempi sulla pubblicazione della gara. “Abbiamo già fatto istanza per la restituzione degli atti”- conferma il Presidente, Angelo Caruso che, dopo il rientro degli studenti a Sulmona in viale Mazzini, torna a spingere anche per la sede naturale. La rabbia è tanta perché in otto anni la filiera amministrativa doveva essere chiusa già da un pezzo. E invece si è ancora ai nastri di partenza. Ma ora il “fuoco amico” non c’è più.

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