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SULMONA – Gennaro Cannavacciuolo è stato il protagonista al Teatro Maria Caniglia di Sulmona del capriccio scenico “ALLEGRA ERA LA VEDOVA ?” Che in qualche modo si inserisce, sia pure con connotazione propria, nel mondo dell’operetta. One – Man Show per una miliardaria, questo il sottotitolo del lavoro teatrale realizzato da Gianni Gori, da un’idea di Alessandro Gilleri, regia di Gennaro Cannavacciuolo e Roberto Croce. In scena Gennaro è stato accompagnato da due ballerini e tre musicisti. Coreografia Roberto Croce. Il lavoro teatrale, presentato al Caniglia, rivisita lo spirito dell’operetta in modo assolutamente originale, tramite la La Vedova Allegra di Lehàr. Un capriccio scenico interpretato da un versatilissimo attore e cantante della scena italiana, Gennaro Cannavacciuolo, ormai consacratosi come ideatore di one-man-show, che interpreta i personaggi simbolo della Vedova Allegra, alternando sapientemente momenti comici, sentimentali e drammatici.
l narratore, conduce il pubblico in un viaggio storico tramite le arie più famose del mondo operettistico: attraversa il ‘900, rievocando la Belle Epoque, la prima guerra mondiale, gli anni 20, sino all’inferno della deportazione, suo ultimo viaggio. Il protagonista, alle soglie di un autentico colpo di scena, di un epilogo impressionante negli anni più cupi della Germania nazista, rievoca e ripercorre non solo i propri successi, ma la fortuna stessa dell’operetta viennese e del “mondo di ieri” prossimo allo sfacelo. 
Mezzo secolo di storia, raccontato da un fantasista come Gennaro Cannavacciuolo, in grado di coniugare, con grande equilibrio, il talento comico e quello drammatico.
Uno spettacolo di sicura eleganza, raffinatezza, di forte impatto visivo, grazie ad una scenografia essenziale, di sviluppo verticale e lineare, con il supporto di inserti audio-visivi.
Sulla scena lui, dall’inizio alla fine, un istrionico, comico, sarcastico, esilarante Gennaro Cannavacciuolo. Il pubblico del Caniglia ha molto gradito lo spettacolo facendosi travolgere dalla verve di Gennaro, ricambiando con entusiastici applausi.

Gaetano Trigilio

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