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L’Aquila 14 ottobre 2021 – Si è svolta oggi, presso il teatro dell’Accademia di Belle Arti a L’Aquila la prima giornata di studi dedicata ad un grande intellettuale del secolo scorso. Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre (1930 – 2009) celebre storico e critico d’arte, scrittore, soprintendente e docente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e per molti anni direttore dell’Istituto Italiano di Cultura in Giappone. La giornata è stata organizzata dall’Accademia stessa e dalla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, in collaborazione con l’Università degli Studi di L’Aquila.

L’Aquila è stata la città natale di Giorgio de Marchis conosciuto soprattutto per i suoi studi sull’arte italiana, dal Futurismo agli anni Sessanta. La giornata di studi è stata non solo un omaggio ad un grande intellettuale dell’ultimo scorcio del Novecento ma anche un momento per affrontare diversi aspetti della sua personalità. Partendo dalla biografia umana e intellettuale, si è approfondito il lavoro di Soprintendente della Galleria nazionale d’arte Moderna di Roma (1979-1981), il suo ruolo di docente all’Accademia di Belle Arti e la sua metodologia critica nella cura di mostre e cataloghi dedicati ad artisti come Giacomo Balla e Pino Pascali. Ma si è parlato anche delle idee di de Marchis intorno al restauro dell’arte contemporanea e un intervento sull’attività – meno nota ma non meno significativa – di scrittore. Si tratta della prima iniziativa di studio e approfondimento, in ambito italiano, dedicata alla figura di Giorgio de Marchis. In concomitanza con la giornata di studio, la Fondazione che prende il suo nome e raccoglie il suo lascito archivistico e bibliotecario è stata aperta al pubblico per tutta la giornata. “Giorgio de Marchis è stato tra i docenti che hanno fondato l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila – ha dichiarato la direttrice Maria D’Alesio – ha insegnato, a partire dall ‘anno accademico 69-70, Metodologia storica e poi Estetica, alcuni dei corsi speciali che diedero una impronta sperimentale alla didattica, espressione delle più aggiornate ricerche artistiche contemporanee. L’omaggio che abbiamo voluto dedicargli oggi serve, quindi, anche a riconoscerne il ruolo fondamentale per la nascita e sviluppo del nostro istituto che, grazie anche ad intellettuali come de Marchis, oggi ha un suo ruolo formativo ben definito. Un doveroso omaggio che rappresenta anche, per la nostra istituzione, una precisa volontà di valorizzazione del suo patrimonio e della sua storia, per diventare sempre più un centro di ricerca e produzione artistica”.
Noto per i suoi studi sull’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta, Giorgio de Marchis dopo il liceo a L’Aquila si laurea in Filologia classica a Pisa, perfezionandosi a Parigi e Bruxelles. Collaboratore di numerose riviste tra cui Art International, Colloquio, L’Espresso e Il Giornale dell’Arte, giunge nel 1964 per concorso alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma in cui ricoprirà tutti gli incarichi fino al ruolo di soprintendente (1980-81). Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokio (1974-1993), ispettore centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (1992-1994), negli ultimi anni si è dedicato alla creazione e all’organizzazione della Fondazione a lui intitolata che conserva il materiale documentario e librario raccolto nel corso della sua carriera.
“La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, che si trova nel cuore del centro storico dell’Aquila ( Palazzo Cappa Cappelli- C.so Vittorio Emanuele II, 26 ndr) già nel corso di un evento svoltosi nel 2018 ha aperto le sue porte alla città e al territorio – spiega la Direttrice della Fondazione Diana Di Berardino – Oggi con questa giornata dedicata ad una figura di intellettuale e critico d’arte tra i più importanti, aquilano di nascita, ribadiamo l’importanza non soltanto della sua figura ma anche del dono che ha fatto alla sua città, ovvero il suo fondamentale patrimonio bibliografico ed archivistico relativo all’arte contemporanea e frutto di un lungo percorso di studi e ricerche che l’organismo che dirigo custodisce e divulga. Oggi, infatti, la Fondazione da lui voluta è diventata un luogo di studio e ricerca a disposizione degli studiosi, ma anche della comunità e del suo territorio. In questo importante momento di studi abbiamo volutamente ricostruito non solo la sua biografia umana, ma anche la sua figura di studioso che ha contribuito alla diffusione della cultura artistica contemporanea. Per questo voglio ringraziare l’Accademia di Belle Arti e gli organizzatori per questo Omaggio a Giogio de Marchis Bonanni d’Ocre e per aver coinvolto l’omonima Fondazione, riconoscendone così il suo ruolo e la sua attività”.
“Ancora un’iniziativa di grande spessore culturale – conclude il Presidente ABAQ Rinaldo Tordera – che la nostra istituzione ha organizzato anche per la città e il territorio. Con questa giornata Omaggio a Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre abbiamo voluto ripercorrere un pezzo importante della storia della nostra istituzione; ma ancora una volta, abbiamo attivato sinergie e collaborazioni, con la Fondazione de Marchis e con l’ateneo aquilano, che sono sempre percorsi imprenscindibili per la crescita e lo sviluppo”.

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