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Premio Internazionale “Livatino Saetta Costa”, tra i premiati il sulmonese Cesare Malvestuto

Un riconoscimento per la legalità e l’impegno sociale, dedicato a uomini e donne delle istituzioni civili e della società civile che si sono distinti per il loro impegno nel promuovere la legalità e per essersi dedicati al sociale. Questo il tema del Premio Internazionale “Livatino Saetta Costa” che lo scorso 4 Marzo a Foligno è stato conferito al Sulmonese Cesare Malvestuto, maresciallo dei Carabinieri in pensione.

L’evento è organizzato dal Comitato spontaneo Antimafia “Livatino – Saetta”, in onore di Rosario Livatino, Antonino Saetta e suo figlio Stefano, tutti assassinati dalla mafia negli anni ’80. Rosario Livatino era un magistrato siciliano, noto come il “giudice ragazzino”, che si occupava di processi contro la criminalità organizzata. Antonino Saetta era un giudice della Corte d’Assise di Palermo, che fu ucciso insieme a suo figlio Stefano, avvocato, mentre si recavano in tribunale.

Malvestuto ha scritto un libro intitolato “Nella vera storia io c’ero”, in cui racconta la sua esperienza nella lotta alla mafia in Sicilia, al fianco di personalità come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il giudice Rocco Chinnici e i capitani Russo e Basile, tutti caduti sotto i colpi di Cosa Nostra. Malvestuto è nato a Sulmona il 14 settembre 1948 e si è arruolato nell’Arma il 6 settembre 1968. Nel 1970 è stato trasferito a Palermo, dove ha iniziato la sua carriera di investigatore, partecipando a numerosi processi e operazioni contro la criminalità organizzata.

I vincitori sono stati scelti da una giuria composta da personalità del mondo della cultura, della politica, della magistratura e del giornalismo.

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