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SULMONA – Uno spaccato di vita sociale, contadina e artigianale degli inizi del Novecento. Viene definito così il Presepe di Enzo Mosca nel film documentario, curato da Giancarlo Colaprete e dal professore Antonio Pantaleo, che sarà presentato il prossimo 27 dicembre alle ore 18 presso il Cinema Teatro Pacifico di Sulmona. Un doveroso omaggio al maestro dei presepi che con la rappresentazione della natività è riuscito a far conoscere meglio la vita della gente dell’epoca. Di presepi Mosca ne ha realizzati due. Uno è conservato nel Polo Museale di Santa Chiara, nell’ex Monastero, visitabile ogni giorno al mattino dalle 9.00 alle 13.00 e nel pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30. La caratteristica comune è il legno. Tutte le miniature fra l’altro sono realizzate a mano con grande minuziosità da parte dell’autore. I costumi sono ripresi da paesi del comprensorio della Valle Peligna e della Valle del Sagittario ( Pettorano sul Gizio, Raiano, Scanno, Frattura e Campo di Giove). “Le due opere- fa notare lo storico Pantaleo- rappresentato una riproduzione attenta e scrupolosa della quotidianità dell’epoca, dalle luci soffuse nelle case, all’operaio che stanco dalla fatica quotidiana torna a casa, alle donne che vanno attingere acqua dalla fonte, al fuoco vivo e ardente che scalda le abitazioni e raduna tutti i componenti della famiglia. Le scene predominanti sono quelle della campagna con i cicli stagionali, tutte le fasi della battitura e raccolta del grano, la vendemmia, la preparazione del terreno e l’aratura”. Il film documentario, oltre a presentare una panoramica a trecentosessanta gradi sui due presepi, focalizzerà l’attenzione anche sui monumenti della città di Sulmona realizzati da Enzo Mosca, dal complesso monumentale di Santa Chiara a quello della Ss.ma Annunziata, per un totale di tredici opere.

Andrea D’Aurelio

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