Celano: La riqualificazione urbana e sociale è una questione di cultura dell’accoglienza e di comunità inclusiva

Bisogna crederci nelle cose per realizzare incisive politiche sociali tendenti a favorire buone pratiche di integrazione attraverso percorsi di conoscenza. È una questione che deve passare soprattutto tra giovani che provengono da culture ed esperienze di vita diverse, valorizzandone le caratteristiche principali e mettendole al servizio della comunità accogliente. E la Città di Celano è impegnata davvero in questo ambito, con tutta l’Amministrazione civica e il Consiglio comunale, che ha seminato e semina azioni utili all’interesse collettivo nel rispetto dei bisogni dell’intero tessuto territoriale. «Nonostante le difficoltà oggettive, l’Amministrazione è stata capace di utilizzare al meglio le risorse disponibili – ha dichiarato Settimio Santilli, Sindaco di Celano – Interessanti e utili sono state le risorse derivanti dall’impianto fotovoltaico dei Paduli. Molti sono stati i risultati sia in termini di servizi che di opere pubbliche, cose di cui tutti i cittadini possono prendere atto». Gli amministratori ci tengono a far notare che Celano progredisce grazie al lavoro sinergico di tutta la Giunta, del Consiglio, del personale del Comune, delle Associazioni di volontariato, culturali e sportive e di una cittadinanza matura, attiva e protagonista che permette di raggiungere ambìti traguardi e notevoli risultati. «Non è importante, però, ciò che è stato fatto, ma ciò che abbiamo ancora da fare per Celano con responsabilità e passione – ha aggiunto Santilli – La Città deve tendere a crescere in ogni settore e vivere con intensità e attenzione con impegno, proposte e progetti cantierabili». In effetti si nota in questa meravigliosa Città che domina il Fucino, la riqualificazione urbana riuscita e un attivismo culturale e civico, caratterizzati dall’interesse per il territorio coinvolto. È, comunque, necessario l’impegno costante delle istituzioni a favorire iniziative finalizzate all’accoglienza e all’integrazione, anche attraverso l’attivismo civico perché una Città inclusiva è tale se il suo livello di mediazione è alto ed efficiente.