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Secondo i dati Istat di CNA Abruzzo, ottimi risultati nel 2023 per l’export abruzzese soprattutto grazie alle multinazionali dell’automotive e della farmaceutica. Tra gennaio e settembre 2023 la nostra regione ha fatto segnare un incremento di 906 milioni di euro, pari al 13,7%, rispetto allo stesso periodo del 2022. Dato che piazza la nostra regione al quarto posto della graduatoria nazionale, con una media Italia quattordici volte inferiore. I pilastri di questa buona performance sono due: mezzi di trasporto e farmaceutica. La fetta maggiore è dovuta ancora alla produzione dei mezzi di trasporto realizzata in Val di Sangro mentre dal comparto della produzione di medicinali arriva una crescita di 354 milioni, cioè il 39% in più rispetto al 2022. Quanto ai territori, le variazioni dell’export nelle province abruzzesi riflettono nella loro disomogeneità le tendenze delineate dei settori-chiave. Mentre Chieti e L’Aquila riflettono i risultati di automotive e farmaceutica, il Teramano manifesta maggiore versatilità con gli incrementi che arrivano anche dai prodotti tessili e dell’abbigliamento, dall’alimentare, dagli accessori veicoli. Insomma, un paniere decisamente più variegato di altri territori. Tutto ciò mentre il Pescarese si piazza in fondo alla graduatoria con un incremento di 66 milioni. Questi ottimi risultati sono stati al centro della conferenza stampa di Cna Artigiani Imprenditori d’Italia Abruzzo. Nel suo intervento, Silvio Calice, direttore generale, spiega: “La cosa non ci meraviglia perché questi due settori da tempo trainano l’export abruzzese e, anche se non siamo ai livelli del 2019, la riflessione che vogliamo fare con la politica è che questo trend possa essere allargato a settori come agroalimentare e moda, che hanno tradizionalmente vocazione all’export. Sarebbe importante mettere in campo strumenti in grado di favorire processi di aggregazione anche attraverso incentivi pubblici perché il mercato internazionale è interessato molto al Made in Italy e all’agroalimentare. A tal proposito abbiamo, nei prossimi giorni, un appuntamento con intermediari internazionali a Dubai dove avremo un confronto per vedere se ci sono possibilità di intermediazione. Una scommessa che coinvolge tutti gli attori, Regione compresa”.

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