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La Regione sta lavorando per ottenere la denominazione del Montepulciano d’Abruzzo esclusivamente per le etichette dei vini abruzzesi vista l’attuale stesura dell’articolo 16 che introdurrebbe una liberalizzazione dell’uso dei vitigni in etichetta, senza alcuna eccezione. Obiettivo dei produttori abruzzesi sarà quello di ottenere il mantenimento del nome Montepulciano per i soli vini provenienti dalle DOC della regione Abruzzo. Per le denominazioni di altre regioni, al Masaf verrà richiesto il reinserimento del sinonimo cordisco per indicare il vitigno montepulciano nel Registro Nazionale Varietà delle Viti, già presente nel 1988 e poi scomparso misteriosamente nella trasformazione dello stesso da cartaceo ad informatico, al fine di tutelare la denominazione di origine protetta Montepulciano d’Abruzzo e per essa il termine-nome di vitigno Montepulciano da usi impropri dello stesso. Il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha così spiegato:

“Difendere la denominazione del nostro vitigno significa tutelare le specificità della nostra regione in termini di biodiversità e peculiarità delle colture. Si tratta di un patrimonio unico che non siamo disposti a dissipare dopo decenni di impegni, sacrifici e dedizione da parte delle aziende agricole abruzzesi che sul vitigno a bacca nera hanno creduto e investito da tempo immemore, generazione dopo generazione. L’utilizzo indiscriminato dei nomi dei vitigni nelle etichette dei vini DOC rischia di arrecare un danno economico assai rilevante ai viticoltori abruzzesi. Sono soddisfatto della grande unità di intenti mostrata da tutti gli attori del mondo vitivinicolo regionale nel redigere un documento ampiamente condiviso che ci consentirà di avere maggiore forza sui tavoli di concertazione nazionali. Insieme, istituzioni e Aziende agricole all’unisono faremo valere le nostre ragioni per difendere il legame indissolubile fra il vitigno Montepulciano ed il suo territorio, l’Abruzzo. È bene sottolineare che il settore vitivinicolo rappresenta il comparto agroalimentare di maggiore importanza per la nostra regione, interessando oltre 15 mila aziende viticole ed una superficie superiore ai 32 mila ettari, esclusivamente in coltura specializzata. La produzione di vino mediamente si attesta sui 3,2-3,4 milioni di ettolitri/anno, ponendo l’Abruzzo tra le prime cinque regioni per importanza a livello nazionale. Saremo, dunque, al fianco del mondo produttivo – conclude il vice presidente – per portare avanti con convinzione questa battaglia volta a salvaguardare il lavoro e il sacrificio dei nostri viticoltori”. 

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