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La Società Cooperativa Il Bosso e il Gal Gran Sasso Velino presenteranno il 23 gennaio il progetto ASTRI-Paesi Narranti che prevede una serie di azioni tutte rivolte alle aree interne ricadenti nei territori di 15 comuni dell’Abruzzo aquilano che riguardano il turismo accessibile. Sono tante le idee e i progetti da mettere in campo come barriere senza guida, mappe accessibili, workshop sull’agricoltura. E ancor più interessante la realizzazione di una docuserie di 15 episodi, ciascuno ambientato in uno dei comuni che ricadono nel progetto con lo scopo di documentare e raccontare i piccoli posti da un punto di vista innovativo e poi il Cinefestival di cortometraggi internazionale che premierà il miglior corto tra i 15. Nel mese di giugno 2024 si svolgerà il festival dei Paesi Narranti, una 2 giorni durante i quali, oltre a lasciare spazio alla proiezione della docuserie girata, dei corti selezionati ed alla promozione dei risultati raggiunti nelle diverse azioni di programma, ci sarà una stazione per raccontare le aree interne sotto tanti punti vista con diversi spunti e punti di approfondimento. I comuni coinvolti nel progetto sono i seguenti Capestrano-Ofena-Villa Santa Lucia-Castel del Monte-Santo Stefano di Sessanio-Calascio-Barisciano-S Pio delle camere- Prata D’Ansidonia-Caporciano-Navelli-Carapelle-Castelvecchio Calvisio-Collepietro e San Benedetto in Perillis. Posti, questi, dove negli ultimi anni lo spopolamento ed il depauperamento dei servizi essenziali hanno messo a dura prova chi ha scelto di restare e costruire. Ed è attraverso le voci di questi ultimi che il progetto vuole provare a raccontare questi posti e svolgere una funzione di monitoraggio e confronto per fornire in un futuro non troppo lontano eventuali soluzioni condivise con gli enti preposti, volte al miglioramento delle condizioni di chi abita questi luoghi che sono il fulcro ed il cuore della regione, lì dove le tradizioni vengono custodite e la storia si ripete ogni mattina. Il festival dei Paesi Narranti che si terrà a Navelli nell’ultimo week end di giugno, avrà il compito di mettere insieme storie e testimonianze di borghi e paesi che vivono la stessa realtà e che da questi percorsi possono trarre spunti per migliorare le proprie condizioni o mettere in atto sinergie che possano rappresentare un volano per un nuovo tipo di economia locale. Troppo spesso si dice che la salvezza di queste aree è il turismo. Se questo da un lato è vero, perchè le potenzialità sono sotto gli occhi di tutti, la mancanza dei servizi di base oltre alle altre motivazione per le quali questi posti vengono abbandonati, alla volta delle città vicine, rappresentano un loop dal quale non si uscirà mai se non invertendo la marcia ed investendo su queste aree aiutando le persone a restare, a tornare o ad arrivare. Senza servizi le persone vanno via, senza persone il turismo non ha futuro.

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