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Un lungo cammino solidale tra trekking e concerti, attraversando le regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, colpite dal terremoto del 2016, per portare con la musica un segno di speranza nel ricordo di chi non c’è più. E poi, dopo aver toccato i comuni ancora feriti di Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli, Amatrice, stringere L’Aquila in un forte abbraccio, con due giornate ricchissime di eventi musicali e artistici, attraverso i quali condividere la necessità di credere nella ripartenza e nel ritorno alla normalità. Torna anche quest’anno “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, manifestazione promossa da MIC – ministero della cultura e dal comune dell’Aquila all’interno del Programma Restart, sostenuta da Siae e con il contributo di NuovoImaie, che partirà il 28 agosto a Camerino, per concludersi con un gran finale nel capoluogo abruzzese nelle giornate del 4 e 5 settembre. Organizzato dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” diretta da Paolo Fresu, con il coordinamento dell’Associazione Jazz all’Aquila, il progetto con la direzione artistica di Paolo Damiani e Alessandro Fedrigo prenderà il via con un grande evento musicale a Camerino, che aprirà ufficialmente la terza edizione della marcia solidale, un “cammino laico” nel cuore delle Terre del Sisma: tra sentieri segnalati, strade di campagna, tratti asfaltati e tappe nel Cammino nelle Terre Mutate, con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini ai Monti Sibillini, fino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il percorso sarà un’immersione nella natura, nella musica e nell’arte, con un’attenzione particolare alle economie locali. Poi, l’arrivo nel capoluogo abruzzese previsto alla Fontana delle 99 Cannelle alle 16 del 4 settembre, per la due giorni “L’Aquila Balla con le arti”, la cui direzione artistica è affidata ai musicisti Rita Marcotulli, Paolo Damiani e Alessandro Fedrigo: partendo dall’omaggio a Giacomo Balla, di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita, il programma prevede un susseguirsi di concerti imperdibili, con 150 musicisti coinvolti (tra cui Danilo Rea, Pietro Tonolo, Ares Tavolazzi, Luca Aquino, Roberto Gatto, Maria Pia De Vito, John De Leo, Anais Drago, Gianpiero Locatelli, Lorenzo Bisogno, Ferdinando Romano) e 10 palchi, accanto a progetti multimediali, performance di danza, fotografia, letture, interazioni con video, musica elettronica, iniziative per bambini, premi, tavole rotonde, presentazione di libri, produzioni originali, residenze. L’apertura del finale aquilano è firmata dal danzatore e coreografo Virgilio Sieni, che curerà il progetto Dolce Lotta_L’Aquila, pensato a partire da una lunga residenza della Compagnia di danza che coinvolgerà i cittadini nei diversi spazi della città, tra cui le sale del nuovo Museo MAXXI, inaugurato da poco. Sempre a L’Aquila, ci saranno poi la proiezione del film di Raffaello Fusaro, “Un ponte del nostro tempo”, con le musiche live di Pietro Tonolo, che racconta la rapida ricostruzione del ponte di Genova, la Big Band del Conservatorio dell’Aquila diretta da Dino Betti Van Der Noot, che si ispirerà ai quadri di Balla nella realizzazione del proprio repertorio, la videoinstallazione di Chiara Caselli, nonché l’orchestra diretta da Riccardo Brazzale che presenterà un omaggio a Giorgio Gaslini. Diversi i luoghi della città che ospiteranno la manifestazione: i concerti serali si terranno nel palco centrale di fronte alla Scalinata di San Bernardino, mentre le altre location saranno il Parco del Castello, Piazza Palazzo, Piazza Chiarino, Piazza Santa Maria Paganica, Piazza dei Gesuiti, Fronte Casa dello Studente, Fontana delle 99 Cannelle.

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