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Neanche il Covid è riuscito a fermare la voglia di crescere e di migliorare dei giovani agricoltori di Coldiretti che, a fronte delle restrizioni determinate dall’emergenza sanitaria, hanno deciso di promuovere un Agricampus digitale. Si tratta di tre incontri a distanza sulle tematiche emerse da un indagine del fabbisogno formativo degli under 35. L’Agricampus digitale – questo il nome dell’iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo – inizierà il 25 marzo 2021 alle 15.00 su piattaforma Lifesize. Tre gli argomenti che verranno approfonditi nel corso dell’Agricampus digitale (8 aprile a 14 aprile le altre due date) con esperti e docenti dell’ente di formazione accreditato dalla Regione Abruzzo Sinergie Education, Istituto zooprofilattico sperimentale d’Abruzzo e Molise e Camera di Commercio di Chieti-Pescara: sicurezza alimentare, marketing digitale e internazionalizzazione. Al primo incontro parteciperanno, per i saluti istituzionali, il delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo Giuseppe Scorrano e il direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici. Si parlerà di digital marketing con la dott.ssa Ilaria Di Pietro di Sinergie Education.

“Oggi – sottolinea Giuseppe Scorrano, Delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo – sono sempre di più le imprese under 35 che operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche alla produzione di energie rinnovabili – sottolinea Scorrano – E’ infatti ormai noto che le aziende agricole condotte da giovani sono più grandi, più strutturate e, oltre ad avere un più alto numero di dipendenti, detengono un fatturato più alto della media. Questa determinazione da parte delle nuove generazioni lascia ben sperare sul futuro della nostra agricoltura, che ha bisogno di ricambio generazionale e di un dinamismo tipico delle giovani generazioni che, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, è fondamentale. In tale ottica è molto importante capire i bisogni formativi degli agricoltori e cercare di soddisfarli – conclude Scorrano – l’agricampus digitale è solo un primo passo per capire quali sono le loro esigenze e provvedere all’eventuale organizzazione di specifici percorsi di formazione”.

 

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