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Con l’approvazione dell’assestamento di bilancio nella serata di ieri, la Giunta Regionale ha dato il via libera ad importanti misure finanziarie di sostegno al settore agricolo, per oltre 7 milioni di euro complessivi.
Il Consiglio regionale ha infatti deliberato il finanziamento di 3 milioni di euro quale quota regionale per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), 2,5 milioni di euro come contributo per l’accesso al credito e la riduzione dei tassi di interesse sui prestiti a breve termine alle imprese agricole, atteso dalle aziende agricole che hanno avuto danni derivanti dal maltempo (peronospora ed altro), 750.000 euro per il sostegno in favore degli apicoltori, 767.000 euro a favore delle imprese di pesca per la copertura del bando regionale Ucraina per il rincaro dei prezzi, 250.000 euro per aumentare il plafond per i ristori per i danni da fauna selvatica alle colture e 50.000 euro per i distretti agroalimentari di qualità (DAQ).
La giunta regionale procederà all’approvazione delle modalità di erogazione dei fondi per l’accesso al credito e l’apicoltura, mentre per PSR e imprese di pesca gli stanziamenti saranno “pronto-spesa”, andando a finanziare misure e bandi già istruiti.

Arriva, però, un’altra buona notizia per le imprese abruzzesi: la Regione Abruzzo ha infatti approvato due misure urgenti riservate ai settori viticolo e apistico, un “prestito di conduzione” per le imprese colpite da peronospora per una spesa annua di 2.500.000 euro e un contributo di circa 40 euro ad arnia per una spesa di un milione di euro a carico del bilancio regionale per i danni economici subiti dagli apicoltori per l’annata 2023.  

“Se la produzione vinicola è trainante nell’economia regionale e muove un indotto importante anche a causa della sempre più alta specializzazione delle cantine, l’apicoltura è un settore importante da un punto di vista sociale e ambientale – spiega Coldiretti Abruzzo – ben vengano, quindi, gli interventi che rispondono ad esigenze precise e contingenti delle aziende che soffrono un momento di grande difficoltà. Il settore vitivinicolo subirà un calo netto della produzione annuale, ma l’apicoltura combatte con la riduzione della produzione da oltre dieci anni. Servono interventi adeguati, oltre ad una capacità di programmazione funzionale alle esigenze dei settori in difficoltà strutturale tra cui non dobbiamo scordare la zootecnia”.

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