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La deputata Stefania Pezzopane risponde all’appello pubblico delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nella RSA di Montereale attualmente operativa all’exOnpi in attesa della ristrutturazione della struttura in Alto Aterno: “Ho atteso qualche giorno nella speranza di vedere un segno di interesse dalla destra che governa la Regione ed il Comune dell’Aquila. Trovo veramente grave che nessuna istituzione abbia risposto alla lettera aperta di lavoratrici e lavoratori della RSA di Montereale. Silenzio assordante, la prova provata che è molto facile far firmare i contratti di stabilizzazione quando trovi tutto il lavoro fatto da altri in Parlamento, come nel caso delle stabilizzazioni dei precari della ricostruzione, indifferenza totale quando invece una operazione di stabilizzazione deve portarla avanti la regione di Marsilio. In questo caso si adotta la linea del silenzio, omertà, disinteresse. La regione apra il confronto ed il Sindaco Biondi quale autorità sanitaria del territorio e Presidente del Comitato dei Sindaci, sia capace di agire nei confronti della regione e sostenga questa battaglia delle organizzazioni sindacali e che io comunque intendo portare avanti con decisione. Nella lettera aperta le Rsa si pongono un problema serio, la cui soluzione non è più rinviabile: chiedono di accedere al processo di stabilizzazione e di reinternalizzazione dei servizi da troppo tempo esternalizzati. Si tratta di operatori sociosanitari, infermieri, fisioterapisti che hanno svolto il loro servizio a supporto ed ad integrazione del SSN e ora rischiano di restare esclusi dal processo di stabilizzazione che deve coinvolgere tutto il personale assunto durante la pandemia. Nel corso degli ultimi 2 anni – con la pandemia – si sono colmate le carenze di organico, con avvisi pubblici per personale a tempo determinato. E nonostante queste assunzioni – evidentemente insufficienti – si è adottato più volte ed anche in questi giorni, il drammatico blocco delle prestazioni ordinarie. Evidentemente la carenza di personale è davvero cronica. È il momento di cambiare strada e di procedere ad un percorso di stabilizzazione che non deve però dimenticare lavoratori e lavoratrici che nel corso degli ultimi 20 anni hanno svolto il loro servizio a supporto e ad integrazione del SSN i quali, in molti casi ed in particolare in quello dei dipendenti della RSA di Montereale, sono sotto la diretta supervisione di dirigenti sanitari della ASL 01 Abruzzo. Questi lavoratori sono direttamente guidati da dirigenti medici dipendenti della ASL (pubblici dipendenti) anche i ‘posti letto’ sono della ASL; ed anche l’immobile ove operano è della ASL. Hanno operato alla pari dei dipendenti pubblici seguendo i pazienti con umanità e grande professionalità. La politica deve essere coerente e umana: la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati deve essere un obiettivo della regione e del territorio, perché oltretutto si ridurrebbero notevolmente i costi di gestione della pubblica sanità. D’altra parte, in altre regioni italiane il processo di re-internalizzazione è iniziato da tempo e l’Abruzzo e L’Aquila non meritano di rimanere al palo e soprattutto non lo meritano lavoratori e lavoratrici.”    

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