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La comunità di Caramanico Terme (che serve anche i Comuni di Salle e Sant’Eufemia), si è radunata stamani dinanzi alla scuola in segno di protesta contro l’accorpamento delle classi prima e terza media prospettato dalle istituzioni. A loro sostegno è intervenuto il vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli che in una nota scrive:

“A causa del progressivo calo demografico che colpisce in particolar modo le aree interne, e della conseguente difficoltà di rispettare il numero minimo di alunni previsto per la formazione di nuove classi, gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale hanno infatti disposto per il prossimo anno scolastico la costituzione di una pluriclasse che riunisca in sostanza sia la decina di alunni di terza che i sette iscritti al primo anno di scuola media, studenti che con ogni evidenza hanno esigenze molto diverse. Un provvedimento analogo è stato impiegato anche per il comprensivo di Castelvecchio Subequo nell’aquilano. La decisione, adottata essenzialmente secondo una logica essenzialmente economica, rischia di essere fortemente penalizzante per il comprensorio della Maiella, che è stato già oltremodo compromesso dalla chiusura delle terme, con gravi ripercussioni sulla popolazione residente. Nei comuni montani, infatti, le istituzioni scolastiche costituiscono un servizio imprescindibile e un segno tangibile del ricambio generazionale in seno alla comunità. Garantire la qualità del diritto allo studio dei minori è dunque essenziale per porre un freno allo spopolamento, contrastare il declino sociale ed economico e scongiurare fenomeni di dispersione scolastica. A questo proposito, negli ultimi anni si sono susseguiti diversi interventi normativi che consentono, per quanto concerne i comuni montani, deroghe ai normali standard di organico previsti a livello nazionale. E Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo rientrano a pieno titolo in questa legislazione. Per questo motivo continueremo a sostenere convintamente famiglie, docenti e collaboratori scolastici nella loro battaglia a tutela del diritto scolastico. Anche perché non ha alcun senso promuovere iniziative volte a rivitalizzare i Comuni a rischio spopolamento, come gli incentivi economici per quanti trasferiscono la propria residenza nei Comuni di montagna, se poi questi stessi Comuni vengono privati dei servizi essenziali. A tal proposito, ho presentato una risoluzione dettagliata alla V Commissione del Consiglio Regionale, invitando il Presidente della Giunta e l’Assessore competente a riconsiderare la decisione, applicare le deroghe previste dalla legge in entrambi i plessi attenzionati, Caramanico Terme (Pe) e Castelvecchio Subequo (Aq), e verificare altresì, assieme all’Usr, se in altre aree interne della Regione sussistano situazioni analoghe, adottando eventualmente le stesse contromisure”, conclude Blasioli.

Intanto è stato fissato per domani, mercoledì 17 aprile, presso la sede dell’USR dell’Aquila, l’incontro tra l’assessore regionale all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica, Roberto Santangelo, e il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci, per affrontare la questione.

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