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E’ bastato un ponte di fine maggio/inizio giugno a far emergere drammaticamente le problematiche irrisolte delle autostrade A24 A25. Rispetto ai ritardi manutentivi si aggiungono oggi difficoltà di iniziativa e incertezze normative che producono nei fatti il blocco di ogni azione di efficientamento ed investimento. Il risultato è un lungo tratto, più di 50 chilometri, a singola carreggiata. Un grande enorme ed esteso “TRATTURO MAGNO”. Le risorse finanziare per gli investimenti che questa terra si è vista assegnare per effetto dei drammatici eventi del 6 aprile 2009 sono stati affidati a ben 2 Commissari Straordinari. Il primo che dispone di somme rilevantissime che dovrebbero garantire l’ammodernamento infrastrutturale e la rispondenza sismica dell’infrastruttura, ma, al di là di qualche partecipazione a convegni ed iniziative, ha disperso la sua presenza. Il secondo è il Commissario alla messa in Sicurezza del Sistema Gran Sasso che esiste da tempo, almeno un paio di anni: eppure lavori nessuno, limitazioni al tracciato tante. Prospettive incerte.

Con tutte queste risorse come non aspettarsi miglioramenti del servizio, qualità dell’occupazione, rapidità, efficacia, efficienza e miglior contemperamento dei vari interessi. Invece, ad oggi cantieri bloccati in rimpalli di responsabilità previsti e prevedibili; nessun cambio di passo in investimenti; precariato come forma prevalente di gestione dell’infrastruttura; disimpegno degli attori pubblici rispetto agli impegni previsti in apposito Protocollo di intesa tra Anas, MIT e parti Sociali firmato oramai lo scorso 5 Agosto.

Rivendichiamo la necessità che il Gestore pubblico si adoperi, nell’immediato alla risoluzione delle problematiche per le quali è stato investito, con un attenzione particolare alla salvaguardia dei livelli del servizio reso e della necessaria stabilità e consistenza occupazionale che tale obiettivo richiede.

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