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Il Consigliere regionale Giorgio Fedele Vicepresidente della Commissione Agricoltura e attività produttive di Regione Abruzzo questa mattina ha tenuto una conferenza stampa sui fondi Covalpa scippati alla Marsica e ha dichiarato:

“La maggioranza di centrodestra cala la maschera sulla destinazione dei fondi ricavati dalla cessione dell’impianto di lavorazione Covalpa. Nonostante le promesse che i fondi ricavati da quella vendita sarebbero rimasti nella Marsica, nell’ultimo Consiglio regionale Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, hanno sottratto al territorio ben 6 milioni di euro, con il benestare dei consiglieri marsicani del centrodestra che continuano a buttare fumo negli occhi dei loro stessi concittadini, pur di giustificare l’ingiustificabile. Gli altri fondi saranno ripartiti in 2 milioni di euro per la progettazione delle sedi istituzionali della Regione Abruzzo, che probabilmente riguarderanno la sede unica degli uffici regionali a Pescara, e altri 3 milioni sono stati utilizzati per sanare i debiti della Regione con Agea. Come se questo non bastasse, è da sottolineare che le briciole rimaste in Marsica non saranno a disposizione di tutti i territori, ma solo di cinque comuni, che il caso vuole siano tutti amministrati dallo stesso colore politico della maggioranza in Regione. Inoltre, i Comuni che si stanno dividendo i rimasugli, sono gli stessi che hanno partecipato alla riunione segreta, di cui abbiamo appreso a mezzo stampa qualche giorno fa, con il presidente Marsilio, i neo eletti parlamentari del centrodestra e i consiglieri regionali marsicani di maggioranza. Sono giochetti inaccettabili. Ieri, in Consiglio regionale, il M5S ha abbandonato l’aula per la pessima gestione dei lavori e per le modalità con cui gli emendamenti del Consigliere Santangelo, che hanno permesso questo scempio, sono stati inseriti di forza nella discussione. Una cosa è certa, quei fondi dovevano rimanere in Marsica. Il nostro comparto agricolo, per esempio, vive un momento di grande difficoltà generata dall’aumento dei costi, delle materie prime, dell’energia e del carburante. Intere aziende sono in crisi e avremmo ragionato volentieri su proposte di sostegno a queste categorie. Ma come sempre questa Giunta si dimostra sorda alle reali esigenze del territorio.

Questo sgarbo, fatto a un’intera comunità, è una macchia indelebile che difficilmente si leverà dalle mani di coloro che l’hanno consentita. Lo scippo di 6 milioni è gravissimo, come è gravissima la ripartizione lontana dalle logiche di buon senso, che addirittura potrebbe generare una guerra intestina tra i comuni della Marsica di cui certo non abbiamo bisogno. Questo territorio merita rispetto, se lo mettano bene in testa il Console romano e i suoi adepti territoriali.

Ora mi auguro che tutti i cittadini, gli amministratori locali e le numerose aziende e associazioni di categoria marsicane alzino la testa. Non possiamo più subire la politica scellerata di chi ci vede come ultima ruota del carro dell’intera regione” conclude.

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