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Sulmona- Liste di attesa interminabili, rinvii per visite specialistiche, condizioni inappropriate per il sistema di prenotazione presso i CUP, carenza di posti letto per acuti, carenza di posti letto in riabilitazione, RSA e RP, carenza di personale, mancati investimenti in tecnologia e incapacità di programmare una efficiente rete territoriale di assistenza sono tutte le criticità che continuano a limitare il diritto alla salute per cittadini e cittadine della nostra comunità.

Per questo, domani 10 luglio alle 10.30 la mobilitazione CGIL provincia dell’Aquila continua a Sulmona con un sit in davanti il presidio dell’ospedale di Sulmona organizzata dai sindacati sanità pubblica.

Negare tali  servizi alle fasce più deboli della popolazione, di cui gli anziani sono parte integrante, è in contrasto con la Legge più importante del nostro Paese ed è non solo  immorale, ma anche fonte di pesanti diseguaglianze e discriminazioni.

Le aree interne abbandonate al loro destino, i medici di base trasformati in ricettificio, i presidi di prenotazione, nei comuni limitrofi, chiusi e/o mal funzionanti, si aggiungono alle croniche carenze della sanità pubblica.

Lunghe liste di attesa per accertamenti o visite specialistiche, problemi di prenotazione degli stessi ricadono in particolare sugli anziani. E purtroppo bisogna constatare che tali carenze non sono dovute alla situazione emergenziale post Covid, ma come segnalato costantemente e ripetutamente dalla CGIL, sono da attribuire alla mancata programmazione degli organici, da disorganizzazione e non ultimo, ad affidamento a soggetti esterni, di funzioni importanti quali il sistema di prenotazione.

La pandemia da Covid 19  ha messo in evidenza tutti i limiti dell’autonomia  regionale in tema di sanità ed ha dimostrato l’inadeguatezza di venti diversi sistemi sanitari regionali, una parcellizzazione che nei fatti si è tradotta in un impoverimento della sanità pubblica e territoriale a favore della sanità privata.

Il comportamento spesso negazionista dei  disagi e delle carenze da parte della ASL 1 conferma se  ce ne fosse bisogno, questa valutazione.

Appuntamento quindi domattina ore 10.30 presso l’ospedale SS Annunziata

 

 

 

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