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SULMONA – “Come può il Presidente del Parco non sentirsi coinvolto nella gestione di questa emergenza? Come può non attivarsi tempestivamente recandosi presso il C.O.C. di Sulmona, immediatamente aperto domenica 20 agosto dopo solo un’ora dall’inizio dell’incendio, dove si concentrano tutte le attività di coordinamento dell’emegenza?”. Se lo chiedono i consiglieri comunali di maggioranza Mauro Tirabassi, Alessandro Pantaleo e Fabio Pingue che restano basiti dalle dichiarazioni del Presidente del Parco Nazionale della Majella Franco Iezzi che nei giorni scorsi ha lamentato di non essere stato coinvolto nelle operazioni di spegnimento dell’incendio divampato sul Morrone. Secondo i tre consiglieri “davanti a situazioni straordinarie di questa portata di certo non si aspetta una raccomandata d’invito per raccordarsi con gli organi competenti, ma dovrebbe essere il senso di responsabilità a indurre tutti gli enti coinvolti a partecipare attivamente per il superamento dell’emergenza. Inoltre ci stupisce il fatto che il Presidente non sia a conoscenza che i suoi tecnici partecipano alle riunioni tenute presso il C.O.C. . Se cosi come dichiarato dal Presidente Iezzi, il Parco è in possesso di mezzi idonei a contribuire a fermare questo incendio, ci chiediamo per quale ragione non abbia immediatamente attivato tutte le necessarie procedure ed azioni volte al superamento di questa crisi. Inoltre vorremmo sapere”- concludono Tirabassi, Pingue e Pantaleo- “quali sono state le azioni poste in essere dal Parco in ottemperanza al piano antincendio di cui lo stesso dovrebbe essere dotato”.

Andrea D’Aurelio

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