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SULMONA – Non una signora cittadina di Sulmona ma una senatrice della Repubblica Italiana. Sulle sorti del Tribunale è la consigliera comunale, Elisabetta Bianchi, ad incalzare la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, a proposito dell’intervista rilasciata alla nostre emittente. La Bianchi chiede innanzitutto“un’azione forte, precisa e costante nel sollecitare al suo partito di maggioranza relativa in Parlamento e ben rappresentato nel Governo Draghi le ragioni della persistenza e dell’esistenza di un presidio di giustizia e di legalità per il territorio del centro Abruzzo convincendo peraltro sul punto i suoi colleghi di maggioranza”. “E ancora, Di Girolamo dovrebbe doverosamente assicurare a tutta la Città di Sulmona ed a tutto il Centro Abruzzo e a tutti quelli che si sono spesi su questi temi in questi anni, quantomeno la formalizzazione di un incontro pubblico con la sottosegretario alla Giustizia Anna Macina (sodale del M5S) al fine di rappresentare le necessità del territorio, ricordare le promesse del ministro Bonafede e rappresentare la forte azione di difesa del presidio del Tribunale operata dalla senatrice Di Girolamo”. “In ultimo Di Girolamo dovrebbe garantire che si impegnerà a fare il suo dovere al fine di salvaguardare ogni aspetto della vita del territorio della città di Sulmona che dipenda da un’azione politica da condurre in Senato e nel Parlamento in generale. Io non so chi sia Di Girolamo che ieri celebrava l’impotenza della politica rispetto a un Governo tecnico ma a dire il vero non so neanche chi sia il senatore Di Girolamo che finora ha brillato per l’assenza di contenuti, l’assenza di proposta, l’assenza di sostegno per la sua Città per il suo Comprensorio e per la Regione Abruzzo, cui deve il suo seggio” precisa il consigliere di Fratelli d’Italia. “Insomma, ci piacerebbe sentire dal senatore Gabriella Di Girolamo l’assicurazione che lei non è una passante, non è una commentatrice, non è un osservatore, ma lei è un senatore della Repubblica Italiana, eletta in un collegio regionale, a cui spetta il compito di sostenere le istanze del territorio rappresentato, a cui è delegato il compito Costituzionale di proporre emendare e votare le leggi. Di fare – conclude Bianchi – infine corre l’obbligo di ringraziare Di Girolamo perché ha rammentato che un senatore della Repubblica Italiana ha l’obbligo di proposta e di sostegno delle necessità del popolo italiano presso il Governo legittimo in carica, da chiunque sia condotto, tecnico o politico, sia esso amico, sia esso conoscente ma sostenuto nell’ombra, sia esso avversario e che è vero, un emendamento buttato lì all’ultimo momento non basta se prima non si sono intessute relazioni significative con i membri del governo….Altrimenti ci penso io”. (REd)

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