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POPOLI – Una comunità di oltre 10.000 abitanti per affrontare insieme le criticità delle aree interne tra cui spopolamento, svuotamento di servizi, tassazione in crescita, svalutazione edilizia al 40% , isolamento inesorabile e progressivo. Domani per Popoli è il giorno della fusione. Il progetto della grande municipalità approda domani in Consiglio Comunale. Dopo anni di onorato e assiduo lavoro l’associazione Ripensiamo il Territorio sta per centrare un risultato concreto. Ma i benefici sono innanzitutto per le singole municipalità, come ricorda il Vice Presidente Gianni Natale. “Popoli vuole rompere gli ormeggi”- interviene- “gravata da una presa di coscienza che la polverizzazione amministrativa in corso non ci salverà e quindi occorre fare massa critica per assumere un forza che permetta il rilancio di quella che viene chiamata la “Chiave dei 3 Abruzzi” intendendosi, Bussi sul Tirino, Tocco Casauria, San Benedetto in Perillis, Collepietro, Vittorito, Corfinio, Roccacasale. Sarà approvata una Visione strategica recuperando la vocazione storica di cerniera e snodo tra Costa e Montagna, tra gli importantissimi Parchi e Riserve e sviluppando il Turismo integrato conseguente con determinazione”. A disposizione, secondo Natale, dalle leggi già vigenti, Nazionali e Regionali, ci sono 32 milioni di euro in 10 anni, per realizzare progetti di sviluppo e rilancio. Il progetto è frutto di un lavoro elaborato dalla commissione speciale sulla coesione territoriale presieduta dal consigliere comunale, Andrea Marino. La proposta venuta fuori è quella di addivenire a una metropolitana di superficie che permetta collegamenti rapidi ed affidabili tra costa e aree interne, tra Pescara, mare ed aeroporto, verso i centri sciistici dell’Alto Sangro, passando per Popoli e Sulmona città d’arte. Domani si decide.

Andrea D’Aurelio

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