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Il consulente d’asta è oggi come l’agente immobiliare negli anni Sessanta: si sente la sua esigenza sul mercato, ma ci sono ancora pochi professionisti specializzati nel campo

Le vendite giudiziarie immobiliari nel 2022 sono state circa 190mila, per un volume di base d’asta pari a 32 miliardi (dati Cherry Brick). Nel 2023, anche a causa della crisi energetica, si prevedono dati altrettanto alti. Si aprono straordinarie opportunità di lavoro nel: “Il consulente d’asta è oggi come l’agente immobiliare negli anni Sessanta. Si sente la sua esigenza sul mercato, ma ci sono ancora pochi professionisti specializzati nel campo”, spiegano Alessandro Lagonigro e Luca Rossoli, cofounder di InZona, franchising di aste immobiliari con sede a Teramo.

Il consulente d’asta non ha bisogno di titoli

“Il consulente d’asta non ha bisogno di titoli, patentini o licenze. Per operare deve aprire una partita IVA ed essere in possesso di alcune competenze comportamentali: l’attitudine alla vendita, un imprinting imprenditoriale e la voglia di gestire un team di lavoro. Fondamentale infatti è la sua sinergia con un team legale”, proseguono Alessandro e Luca.

In linea generale, Il consulente d’aste si occupa di assistere il cliente nelle fasi della vendita di un immobile e degli adempimenti burocratici. Le attività che svolge sono diverse:

●      individua l’immobile;

●      ne mette in risalto punti critici e punti di forza;

●      prende in carico le procedure burocratiche (come la sottoscrizione di acquisto in tribunale).

Sgombrare il campo da pregiudizi

Rispetto al mercato libero, le aste immobiliari consentono un risparmio fino al 70% sull’acquisto di un immobile e anche la possibilità di avere un impatto positivo sulla vita dei pignorati, a differenza di quanto si creda:

“Molte persone non sanno che, comprando all’asta, stanno pagando il debito di una persona che non è riuscita a sanarlo. Per questo l’esecutato si augura che l’immobile venga comprato al prezzo più alto possibile, così da estinguere la sua situazione debitoria. A differenza del sentire comune, comprare casa all’asta è un atto etico”, sottolineano.

Il franchising per trovare le giuste competenze

Proprio per rispondere alla mancanza di professionisti qualificati, Alessandro e Luca hanno lanciato una propria formula di franchising: InZona.

“Chi vuole comprare casa all’asta,  oggi si affida spesso a un avvocato, che è bravissimo nella fase legale, ma che non ha le stesse competenze nelle tecniche immobiliari e nelle strategie commerciali. Chi non ha le giuste competenze rischia di non interpretare l’asta nel modo migliore, si fa attirare dalle facili sirene del prezzo più basso e rischia di incappare in tante fregature”, avvertono.

I due imprenditori hanno così deciso di mettere il loro know how a servizio degli altri. Nella loro formula di franchising offrono infatti una fase di affiancamento tecnica, commerciale e legale.

InZona è nato nel gennaio del 2023 e prepara nuove affiliazioni a Foggia e a Milano: “Abbiamo una squadra di marketing che aiuta i nostri affiliati, fornendo già dei lead in target, che possono diventare subito clienti. La nostra ambizione è di formare i consulenti d’asta del prossimo futuro”, concludono.

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