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ROCCARASO – Prima salita, prima fuga andata a buon fine e soprattutto prime schermaglie fra i big, con un Tom Dumoulin che fa la voce grossa davanti alla provocazione di Vincenzo Nibali, tenendosi ben stretta la sua maglia rosa. La sesta tappa del 99esimo Giro d’Italia e’ stata all’altezza delle aspettative. Dopo le volate dei giorni scorsi c’era grande attesa per l’arrivo a Roccaraso, con una salita finale di 17 km alla media del 4,8% che avrebbe costretto gli uomini di classifica a mostrare le proprie carte. E le aspettative non sono state deluse. Mentre Tim Wellens, corridore belga della Lotto Soudal, andava a farsi il regalo piu’ bello, seppur con un paio di giorni di ritardo, per il suo 25esimo compleanno andando a vincere in solitaria, dietro succedeva di tutto. Ai -13 e’ l’Astana a fare la prima mossa, mandando all’attacco lo svedese Jakob Fuglsang, presto raggiunto da Kanstantsin Siutsou, ma ad accendere i giochi e’ qualche chilometro dopo Nibali, che si alza sui pedali per verificare la tenuta di Dumoulin. E la risposta della maglia rosa e’ veemente. Sembrava quasi che l’olandese non aspettasse altro, perche’ il suo contrattacco e’ micidiale e solo Ilnur Zakarin e Domenico Pozzovivo provano a tenerne il passo. Lo ‘Squalo dello Stretto’, invece, non riesce a replicare e come lui gli altri grandi favoriti della vigilia, come Valverde e Landa, mentre limitano i danni Uran Uran e Majka. E cosi’ l’olandese della Giant-Alpecin guadagna secondi preziosi su tutti, rafforzando la leadership in classifica generale dove ora guida con 26″ su Fuglsang e 28″ su Zakarin, oggi rispettivamente secondo e terzo, con Valverde a 41″ e Nibali a 47″. (Red)

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