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SULMONA – Nell’aula consiliare del comune di Sulmona si è tenuto un incontro pubblico dedicato alle Comunità Energetiche. Relatori dell’incontro Sergio Berardi vice sindaco ed assessore all’ambiente, Angelo D’Aloisio consigliere comunale, ed i rappresentanti della Società Engreen a cui è affidato il progetto di fattibilità delle comunità Energetiche l’ ingegnere Micaela D’ Ambrosio ed il dottor Carlo Tacconelli. Presenti in aula molti cittadini interessati al progetto.

I relatori con dovizia di informazioni hanno illustrato i particolari del progetto e risposto alle domande rivolte dai cittadini.

Ma cosa sono le Comunità Energetiche ? Quali gli scopi ?

Una comunità di energia rinnovabile, anche detta comunità energetica rinnovabile o, in maniera semplificata, comunità energetica, è un gruppo di soggetti che si associano, si organizzano per produrre e condividere localmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Uno dei più importanti obiettivi è l’utilizzo de fonti rinnovabili evitando combustibili solidi o liquidi che certamente creano grandi problemi all’ambiente.

Le comunità energetiche rinnovabili sono soggetti giuridici che danno ai cittadini, piccole imprese e autorità locali la possibilità di produrre, gestire e consumare la propria energia.

In queste comunità i cittadini hanno accesso a energia rinnovabile a basso costo diventando proprietari degli impianti di produzione; a informazioni su come aumentare l’efficienza energetica delle loro famiglie. Ciò permette loro di tenere sotto controllo le bollette energetiche con investimenti individuali che rimangono accessibili. A livello locale, queste comunità contribuiscono alla creazione di opportunità di lavoro e rafforzano la coesione sociale attraverso assemblee generali annuali e attività locali.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), introdotte in Italia dal Decreto Milleproroghe (art. 42-bis) e successivamente disciplinate dal D.Lgs. 199/2021, rappresentano un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
In parole semplici, si tratta di gruppi di persone (cittadini, aziende, enti locali) che si uniscono per condividere l’energia prodotta da impianti fotovoltaici o da altre fonti rinnovabili.

I vantaggi per l’ambiente sono molteplici:

Riduzione delle emissioni di gas serra: l’utilizzo di fonti rinnovabili al posto dei combustibili fossili contribuisce a contrastare il cambiamento climatico.
Minore impatto ambientale: la produzione di energia da fonti rinnovabili non genera inquinamento atmosferico, né scorie radioattive.
Sfruttamento delle risorse locali: le CER favoriscono la produzione di energia a chilometro zero, riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e l’impatto ambientale dei trasporti.
Anche i cittadini che partecipano ad una CER traggono notevoli benefici:

Risparmio in bolletta: l’energia autoprodotta e condivisa all’interno della comunità può determinare un significativo abbattimento dei costi energetici.
Maggiore indipendenza energetica: le CER promuovono l’autosufficienza energetica dei cittadini, riducendo la loro dipendenza dai fornitori tradizionali.
Sviluppo locale: le CER possono creare nuove opportunità di lavoro e di business nei territori in cui sorgono.
Partecipazione attiva alla transizione energetica: i cittadini che aderiscono ad una CER diventano protagonisti attivi della trasformazione del sistema energetico verso un modello più sostenibile.
Oltre ai vantaggi sopracitati, le CER possono offrire ulteriori benefici:

Incremento del valore degli immobili: gli edifici dotati di impianti rinnovabili e che partecipano ad una CER possono avere un valore di mercato maggiore.
Miglioramento della qualità della vita: l’utilizzo di energia pulita contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento acustico.
Maggiore senso di comunità: le CER favoriscono la collaborazione e la coesione sociale tra i cittadini.

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