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Blitz dei Carabinieri del Nas di Pescara nella filiera delle piscine, impianti natatori e parchi acquatici. I controlli sono scattati l’altro giorno anche in Valle Peligna e hanno portato i militari a rilevare alcune lievi criticità in un impianto situato nel circondario. In particolare, all’esito dell’ispezione, è stato rinvenuto un cerotto scaduto nella cassetta dei medicinali e sono state impartite delle prescrizioni in ordine al posizionamento degli scaffali e degli spogliatoi per il personale, nell’area della cucina e della piscina. Nessuna irregolarità sarebbe stata riscontrata sul piano igienico e sanitario e sul fronte della sicurezza. Gli accertamenti del Nas saranno ora sottoposti al vaglio degli organi competenti per le opportune osservazioni. I militari stanno effettuando controlli mirati nel settore, assai frequentato nella stagione estiva, soprattutto nei piccoli centri. L’ispezione è scattata nei giorni scorsi anche nel Vastese e in altre località del territorio regionale. L’impianto peligno visitato dai Nas era finito agli onori della cronaca per il salvataggio di una bimba di sette anni, da parte di un agente di polizia penitenziaria, dal rischio annegamento. Tuttavia dalla struttura rilasciano la propria versione dei fatti, precisando che nessun rischio di annegamento si è configurato. “Abbiamo due vasche e la piccola si trovava in quella con un metro e mezzo di profondità. Nel momento in cui non riusciva più a toccare, ho subito avvertito il pericolo tant’è che mi stavo avvicinando in acqua. L’agente, che si trovava già all’interno, mi ha anticipato e ha dirottato la piccola nella zona più adatta alla sua portata”- racconta il bagnino della struttura. “Quella domenica erano presenti diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, liberi dal servizio, per godersi un momento di relax. Non si è trattato quindi di un rischio annegamento. Siamo sempre pronti e vigili per tenere sotto controllo la situazione”- concludono dalla struttura.

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