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SULMONA – Un solo medico in servizio per evadere richieste e consulenze, attese lunghe e caldo asfissiante. Esplode la protesta per l’ambulatorio di cardiologia dell’ospedale di Sulmona che si è trasformato in un vero e proprio “forno” per i pazienti fragili e cardiopatici. “Sono qui dalle 7,30 di questa mattina. E’ un disservizio vergognoso. Mai vista una cosa del genere”- tuona un anziano di 92 anni, avvicinandosi alla nostra telecamera. Uno sfogo che rende l’idea sul disagio patito quotidianamente da pazienti e operatori. L’assenza di un impianto di areazione si va ad incastrare con la solita e cronica carenza di personale. Il risultato? Un disservizio abituale per l’utenza che comincia a farsi sentire, sollevando malcontenti e rimostranze, più che legittimi. Una situazione simile si verifica anche nel reparto di pediatria per il quale la Asl, rispondendo alle organizzazioni sindacali, ha spiegato che un intervento sugli impianti di raffreddamento risulterebbe troppo esoso per l’azienda. Non se la passa meglio il pre-triage, la zona filtro collocata vicino al pronto soccorso, che ospita i pazienti in attesa di prestazione e di responso del tampone. Insomma non una situazione ottimale per una sanità che vuole mostrarsi attenta alle necessità dei cittadini.

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