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516 euro di multa, risarcimento di 3 mila euro alla persona offesa e pagamento delle spese processuali liquidate in 1500 euro. E’ questa la pena comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, a P.F, 67 enne residente a Lussemburgo, per il reato di diffamazione. I fatti risalgono nel periodo tra giugno e luglio 2018 quando l’imputato si è trasformato sui social in “esperto d’arte”, denigrando con una serie di epiteti l’opera dell’artista pratolano, Silvio Formichetti, in occasione della Quintana di Ascoli. Comunicando con più persone, il 67 enne pubblicò sul suo profilo facebook, a seguito della presentazione del Palio dipinto da Formichetti, alcune frasi fotografie, sostenendo che l’opera non era adatta per una quintana storica. “Come si fa a dipingere un palio così. Inaccettabile. Una cazzata” ha scritto l’imputato in alcuni commenti, spingendosi ben oltre il limite del buon costume e della libertà di manifestazione del pensiero, offendendo la reputazione del professionsta pratolano. Come rileva il giudice nella sentenza, le cui motivazioni sono state rese note recentemente, “insito nella condotta è il dolo in quanto volontariamente l’imputato ha scritto le espressioni riportate al capo d’imputazione, consapevole del loro contenuto, rivolgendo a più persone il suo pensiero che esasperando i toni, si spingeva oltre la normale critica d’arte, negando con frasi brutali lo stesso carattere artistico del dipinto”. Non a caso, all’epoca, furono in tanti ad intervenire sul social per avallare e supportare l’opera e il lavoro di Formichetti, assistito in giudizio dall’avvocato Renato Torelli. L’artista pratolano, che recentemente ha inaugurato anche lo street art a Prezza, lasciando la sua impronta sulle mura del piccolo borgo, trova giustizia in Tribunale. Il conto della giustizia arriva invece per il “leone da tastiera” che, più che ergersi a luminare nel campo artistico, farebbe bene a rispolverare il manuale del galateo e del buon vivere comune.

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